Arriva Must, il nuovo Museo di Tremosine

TREMOSINE – Si chiamerà «Must», che sta per Museo di Tremosine. Sarà un polo espositivo dedicato alle vicenda della Grande Guerra sull’Alto Garda e, più in generale, alla storia e al territorio di Tremosine.

Le quattro lettere della parola MUST nel logo del museo diventano quattro simboli: la M allude ai monti che fanno da corona al territorio comunale; la U simboleggia il bacino lacustre; la S i tornanti sinuosi della strada della forra, la “strada più bella del mondo”; la T, infine, indica è la linea verticale delle teleferiche che un tempo collegavano l’altopiano al lago.

«Museo della guerra sembrava un nome riduttivo – dice l’assessore alla cultura Raffaella Dalò -. Sarà un luogo dedicato alla storia e al territorio. Non solo un centro espositivo, ma il punto di partenza per scoprire il territorio».

Il nuovo Museo di Tremosine troverà casa nella ristrutturata Villa Paradiso, edificio liberty dei primi del ‘900, sede municipale dagli anni Sessanta al 1990. «È un impegno iniziato nel 2013 – dice il sindaco Battista Girardi – con un finanziamento importante di 1,5 milioni». L’operazione, finanziata con fondi Odi per i comuni di confine e dal Fondo regionale della montagna, volge ora a compimento. «Le opere strutturali sono ormai concluse», annuncia Massimo Bosio dell’ufficio tecnico comunale.

Non resta che provvedere all’allestimento, calibrato su quattro livelli di visita (pannelli informativi, video, touch-screen e audio-guide) di cui si occuperà Cheleo Multimedia di Franco Roma. A disposizione ci sono circa 600 mq in cui sono previsti laboratorio didattico, sette sale espositive (3 dedicate alla Grande Guerra, che resta comunque il nucleo centrale dell’esposizione, e 4 al territorio), ma anche spazi per incontri e convegni e, al terzo piano, una foresteria con due appartamenti.

I curatori sono gli storici del territorio: Domenico Fava, Mauro Grazioli, Antonio Foglio, Gianfranco Ligasacchi, Luca Zavanella. «Questo allestimento – esorta Fava – è un punto di partenza. Mi auguro che sia da stimolo per nuove ricerche. Negli archivi di Tremosine, così come in quelli di Brescia e di Roma ci sono ancora tante carte che aspettano di essere scoperte e studiate». L’auspicio è che in seno al museo si costituisca un gruppo di ricerca che nel tempo possa incrementare l’allestimento che sarà collocato nei prossimi giorni, con l’obiettivo di aprire il Must al pubblico entro il periodo clou dell’estate, tra fine giugno e metà luglio. Per visitarlo si pagherà un biglietto d’ingresso. «Il museo – dice il sindaco Girardi – dovrà ovviamente produrre un ritorno economico che sopperisca alle spese di gestione».

Nella foto sopra: resti di trincee della Grande Guerra a Passo Nota.

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