Sos carpione, Regione Lombardia risponde all’appello

LAGO DI GARDA – Regione Lombardia mette a bilancio 150mila euro per la tutela del carpione. I gardesani si mobilitano per salvaguardare questa specie unica al mondo.

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato l’emendamento al bilancio presentato dal consigliere Alessandro Sala (ex assessore provinciale alla caccia e alla pesca) che stanzia 50mila euro annui per il prossimo triennio al fine di sostenere il progetto di tutela e salvaguardia della specie “Salmo Carpio”, endemismo che l’evoluzione biologica ha plasmato in migliaia di anni, regalandolo esclusivamente al lago di Garda.

La richiesta di un intervento istituzionale a tutela della specie ittica, inclusa dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature) nella lista di quelle a forte rischio di estinzione, è stata sollecitata da Beatrice Zambiasi, direttore della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, alla VIII Commissione permanente agricoltura, montagna, foreste e parchi.

«Il Carpione del Garda – spiega Zambiasi – è considerato tra le specie animali a più immediato rischio in Italia e quindi assolutamente da salvaguardare. È un gioiello unico al mondo, un genotipo che le caratteristiche dell’ambiente (basso lago e alto lago) hanno suddiviso in due distinti fenotipi in un bacino di soli 368 km quadrati». Già nel XV secolo il carpione era protetto da un decreto della Repubblica di Venezia, che ne vietava la cattura durante il periodo della frega.

«Un progetto di studio  e di reinserimento di questa specie – continua Zambiasi -, grazie alla notorietà di cui gode il lago di Garda in tutto il mondo, non potrebbe che essere la strada migliore, oltre che a sostegno dell’immagine turistica, per affermare che siamo equipaggiati per guardare al futuro e per consolidare la sensibilità verso un ambiente sostenibile. La capacità di decisione politica a livello istituzionale nel dare risposte adeguate e tempestive è la sola strada, nell’interesse di tutti».

La risposta della politica questa volta non si è fatta attendere, grazie all’interessamento di Alessandro Sala. Con i 150mila euro stanziati dalla Regione si potrà dare avvio ad un progetto scientifico che si pone diversi obiettivi: genesi di uno stock di riproduttori, localizzazione delle aree di frega, definizione di un protocollo d’allevamento e di un regolamento della pesca. Le azioni di progetto richiedono un periodo di almeno 10 anni.

Si stima un costo complessivo di 800mila euro. Si prevedono finanziamenti pubblici, ma anche interventi privati e azioni di  crowdfunding. Le associazioni di pescatori si stanno già organizzando. Ne riparleremo.

Carpione avannotti
Avanotti di carpione nella vasche della Troticoltura Foglio di Ponte Caffaro.
Carpione del Garda
Un esemplare adulto allevato in cattività.

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