La fiaccola di Rio a Gargnano per Sognando Olympia

GARGNANO – Sul Garda il sogno olimpico continua. Ad alimentarlo ora c’è anche la fiaccola di Rio 2016, portata a Gargnano da Ottavio Castellini, ideatore del progetto “Sognando Olympia”.

La fiaccola è un dono del maratoneta brasiliano Vanderlei Cordeiro de Lima a Castellini (nella foto sopra), giornalista ora di casa in pianta stabile a Navazzo di Gargnano dopo anni passati in forza alla Iaaf.

Vanderlei de Lima è stato l’ultimo tedoforo ai Giochi di Rio. L’accensione della torcia olimpica ha rappresentato per il maratoneta un piccolo risarcimento morale  dopo lo spiacevole episodio che lo vide protagonista nei Giochi di Atene, quando mentre era in testa alla 42km con un vantaggio di crica 25-30 secondi sull’italiano Stefano Baldini e Meb Keflezighi, Cordeiro venne aggredito da un teologo irlandese, finendo così sul gradino più basso del podio.

La fiaccola va ad arricchire la collezione e la Biblioteca dell’atletica che portano il nome di Castellini, ma anche a portare nuovo entusiasmo a Sognando Olympia, progetto che continua, proseguendo la sua strada anche dopo la conclusione dell’anno olimpico 2016.

Da sinistra: Virgilio Soffientini della Fidal Brescia, il giornalista Enzo Gallotta e Ottavio Castellini. alle loro spalle lo striscione di Sognando Olympia.
Da sinistra: Virgilio Soffientini della Fidal Brescia, il giornalista Enzo Gallotta e Ottavio Castellini. Alle loro spalle lo striscione di Sognando Olympia.

«Sognando Olympia» verso il Sol Levante. Questo l’inizio di un nuovo sogno.  Concluso l’anno olimpico di Rio 2016, è tempo di bilanci per il progetto multisport che ha riunito sotto il simbolo universale dell’Olimpiade numerosi eventi: dalla vela al ciclismo, dal nuoto all’atletica leggera. Nelle loro diverse espressioni e “varianti”. Come pure incontri e rievocazioni di personaggi dello sport. Una casa comune che ha trovato indirizzo emblematico nello striscione con il logo firmato da Roberto Scolari, grafico della Tipografia Apollonio, a Brescia.

E’ passato un anno dall’incontro in cui Ottavio Castellini ha proposto l’iniziativa di cui sono stati partner costituenti il Gs Montegargnano, con il fondamentale traino propulsore di Aurelio Forti, e il Circolo Vela Gargnano, presieduto da Franco Capuccini. Spalla culturale, la Biblioteca internazionale dell’atletica che porta il nome di Ottavio Castellini, dislocata sempre a Navazzo. Come del resto l’Archivio storico dell’Atletica italiana Bruno Bonomelli, la cui sede è stata trasferita pochi mesi or sono nella stessa dislocazione geografica.  Fondamentale anche l’apporto di due professionisti gardesani dell’informazione, i giornalisti Enzo Gallotta e Sandro Pellegrini.

Al debutto dello striscione, alla Villa-San Valentino, sono seguiti numerosi eventi. E, strada facendo, la compagnia di un partner gradito. E’ la Fidal bresciana che, apprezzata l’iniziativa, ne ha condiviso lo spirito esponendo lo striscione di “Sognando Olympia” nelle occasioni più importanti. Significativi sono stati i momenti vissuti con la Centomiglia, sulle acque del lago, e con la Diecimiglia sulle strade del piccolo altipiano di Navazzo.

Ancora, la torcia con il fuoco olimpico e il logo dell’Olimpiade brasiliana hanno fatto bella mostra di sé alla Magnifica Salodium, corsa in montagna, che ha avuto come scena l’entroterra di Salò, ed alla Salò Run for Telethon. Poi, il successo del trail con gli oltre ottocento partecipanti alla Bvg, impegnati sullo spettacolare percorso da Salò a Limone. Ancora, la “Bike Fest” di Toscolano Maderno, sette giorni di festa e di iniziative legate alla bicicletta con la spettacolare Urban Downhill, discesa a ruota libera dalla montagna al lago, nel 2017 inserita nel circuito delle prove valide per il titolo nazionale.

Da Torri a Maderno sono stati oltre cento i nuotatori che hanno partecipato alla traversata del lago, così come larga partecipazione ha raccolto l’edizione 2016 di XGardaMan, prova di triathlon su tre percorsi. Uno dei quali, il più  estremo, sospeso per un forte temporale. Solidale la presenza di una sessantina di appassionati alla “Nuotata del cuore” con i ragazzi dell’Anffas di Fasano. Nella Sala Fossati dell’ex sede municipale è stata inoltre ricordata la figura di Ugo Locatelli, toscolanese, campione olimpico a Berlino nel 1936, giusto nella ricorrenza degli 80 anni, e campione del mondo con la Nazionale di calcio allenata da Vittorio Pozzo nel 1938. Giocatore di Inter e Juventus, Locatelli è stato tra gli organizzatori del Torneo internazionale di calcio di Toscolano Maderno, negli Anni Settanta. Serata che è seguita all’apertura dei Giochi, tramessa in diretta sullo schermo allestito nel “Villaggio Olimpico”, al campo sportivo di Navazzo.

Sognando Olympia Logo
Il logo “Sognando Olympia”, firmato da Roberto Scolari, grafico della Tipografia Apollonio, a Brescia, successore del maestro Martino Gerevini.

L’elenco è lunghissimo. Da ricordare la “D’Annunzio Run”, la serata con i big dell’atletica bresciana di tutti i tempi, promossa dalla Virtus Castenedolo e gestita da Erminio Rozzini nella Club House dell’Azienda Agricola Peri Bigogno. Sempre a Castenedolo, l’appuntamento con la Virtus Lancio Story giunta alla 34^ edizione. A Gavardo, il Meeting internazionale Master di atletica leggera sulla pista e sulle pedane dello stadio comunale.

Per tornare sul lago, a “casa”, la grande fiesta con il Miglio Olimpico, salutato alla seconda edizione dall’amico Alberto Juantorena con un messaggio da Cuba, e la vela solidale con la ChildrenWindCup, in collaborazione con l’Abe bresciana. Questo e altro ancora è stata “Sognando Olympia”. Una festa di sport, di valori comuni, di condivisione e amicizia. Con lo striscione salito sul podio del Maracanà, a Rio, dove Ottavio Castellini è stato l’unico italiano a mettere piede…

Ma il sogno non finisce qui. Non finisce all’alba. Ci saranno altre occasioni, sulla via per Tokyo, verso il Sol Levante. Per uno sport migliore.

Il mitico Juantorena alla prima edizione del Miglio Olimpico, nel 2015.
Il mitico Juantorena alla prima edizione del Miglio Olimpico, nel 2015.

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