Viale San Francesco Est: il nuovo arredo urbano
RIVA DEL GARDA – Nuovo tranche del progetto di riqualificazione dell’ottocentesco viale San Francesco. Nuovo arredo per il tratto Est.
Concluso nella primavera del 2013 per il tratto Ovest (da piazza Garibaldi fino ai giardini Verdi), il nuovo arredo urbano dell’ottocentesco viale San Francesco è uno degli interventi più apprezzati degli ultimi anni, a suo tempo destinatario di ampi consensi. In questi giorni sono iniziati i lavori di realizzazione del tratto Est, dai giardini Verdi a largo Bensheim.
L’intervento, che interessa un’area di circa 1500 metri quadrati per una lunghezza di circa 85 metri, prosegue il corposo programma di riqualificazione del centro storico, in corso ormai da qualche anno. Come prassi, sarà realizzato per fasi distinte con lo scopo di rendere sempre possibile il transito pedonale e di limitare al massimo l’interruzione dell’accesso ai negozi e alle abitazioni.
Durante la prima parte dei lavori, quella attuale, l’accesso a piazza Garibaldi e da lì al centro storico avviene da viale Liberazione (a doppio senso di circolazione, con senso unico alternato regolato da un semaforo). Ultimato l’intervento iniziale nella zona all’intersezione con via Scaligero, l’accesso a piazza Garibaldi avverrà per viale Liberazione fino all’intersezione con via Scaligero (a senso unico alternato), quindi per via Scaligero (che sarà a senso unico, direzione opposta al solito) e viale San Francesco Ovest. Il progetto è firmato dall’architetto Lorenzo Tosolini per lo Studio tecnico associato Emmetiemme di Riva del Garda. I lavori saranno conclusi entri i primi giorni di aprile (come sempre, salvo imprevisti e meteo avverso). Il costo: 600 mila euro (circa 410 mila per lavori a base d’asta, circa 190 mila per somme a disposizione). Al lavoro la ditta Adarte di Fornace.
Attualmente il viale è caratterizzato dai due classici marciapiedi opposti rialzati e dalla parte centrale carrabile, il tutto asfaltato; la scelta dell’Amministrazione è stata quella di eliminare il salto di quota e di realizzare – analogamente con quanto già fatto nel tratto Ovest del viale – un piano unico pavimentato in porfido, così da enfatizzare la funzione pedonale e ciclabile, in continuità con piazza Garibaldi e con tutto il centro storico. La pavimentazione avrà differenti tessiture e pose, allo scopo di identificare le diverse zone che compongono il viale, differenziandole in base alle diverse caratteristiche, alla storia e alle attuali funzioni.
L’aspetto del viale sarà del tutto analogo a quello già realizzato per i tratto Ovest: al centro sarà posata una doppia fascia di piastre di porfido accostate da due fasce di cubetti a file parallele e divise dalla pavimentazione laterale in binderi, da una fascia longitudinale in porfido. Le parti a ridosso degli edifici, delle vetrine e degli accessi saranno pavimentate con lastre di porfido poste in senso ortogonale. La partizione tra parte carrabile e parte pedonale, oltre dalla differente pavimentazione, sarà sottolineata anche da sedici aiuole rotonde, otto per lato, che saranno piantumate con nuove palme (le attuali saranno rimosse e conservate, per essere riutilizzate altrove), così da enfatizzare ulteriormente la vocazione pedonale. Dal punto di vista compositivo architettonico, fulcro dell’intervento è lo snodo con via Scaligero, elemento di raccordo e fusione con lo slargo in corrispondenza dei giardini Verdi, da molti chiamato «piazzetta San Francesco»: uno spazio aperto caratterizzato dalle tre aiuole con olivi centenari e dalle tre aiuole opposte con maestosi gruppi di palme, che conclude l’area dei giardini con una fascia bianca che abbraccia lo spazio e ne delimita i confini. Questa fascia sarà ampliata (arriverà fino all’attuale parcheggio per moto) e lo stesso elemento distintivo bianco sarà impiegato per disegnare una grande figura circolare alla congiunzione degli allineamenti fra viale San Francesco e via Scaligero, con due disegni a spirale, sempre in pietra bianca, e porfido grigio per un settore, rosso per l’altro settore. L’illuminazione sarà integrata con nuovi pali e i corpi illuminanti saranno tutti sostituiti con altri a basso consumo.
Cenni storici
Viale San Francesco, così com’è oggi, ha origini tardo ottocentesche. Nella seconda metà dell’Ottocento, infatti, si assiste a Riva del Garda – fino ad allora stretta tra le mura cittadine – ad un’intensa attività di rinnovo urbano, legata tra l’altro al nascente turismo, che si concretizza con l’apertura di nuove strade, viali di passeggio, rettificazioni, allargamenti e arredi. Nel 1870 si prende in considerazione il collegamento della città verso Est: viene presentato pertanto il progetto di rettificazione della preesistente strada postale per Torbole. Contemporaneamente si decide l’abbattimento dell’antica porta Brolio, che chiudeva la città in prossimità dell’attuale piazza Garibaldi.
Le mappe del tempo riportano una situazione pressoché identica, per quanto riguarda la doppia cortina di edifici prospicienti che ancora oggi costeggia quella che un tempo era nota come strada postale e conduceva fino alla piazza del Brolo, o piazza del Brolio di Sopra (l’attuale piazza Garibaldi, appunto). Molto differente era, invece, la parte in adiacenza con gli attuali giardini Verdi: al posto dell’attuale edificio, c’era la piazzetta San Francesco, a diretto contatto con l’omonimo convento. Una via perpendicolare detta strada del cimiterio portava verso l’attuale viale Dante, laddove era presente proprio il camposanto.
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