Il Bigio a Salò? Del Bono risponde picche

SALÒ – Il sindaco di Brescia risponde all’invito di Giordano Bruno Guerri: «La statua è del Comune di Brescia e a Brescia rimane». Discorso chiuso.

Il sindaco di Brescia è stato chiaro. Il Bigio non si muove. Senza tentennamenti Del Bono ha risposto a Giordano Bruno Guerri e al sindaco di Salò Giampiero Cipani, che hanno chiesto la statua per poterla esporre nei pressi del MuSa, il museo civico cittadino nel quale c’è una sezione dedicata al periodo della Repubblica Sociale Italiana (leggi qui la notizia).

«La statua di Arturo Dazzi – ha dichiarato Emilio Del Bono al Giornale di Brescia – è di proprietà del Comune di Brescia, e tale resta. Non solo, rimarrà anche fisicamente a Brescia, perché non abbiamo alcuna intenzione di darla in prestito, o di cederla, affinché sia collocata nel chiostro del MuSa, il museo civico salodiano. Nei prossimi mesi decideremo sul suo futuro».

Del Bono non sembra comunque aver alcune intenzione di esporla in città: «Non possiamo non ricordare – ha dichiarato – che la statua, al di là dei suoi meriti artistici, è legata al ventennio fascista. E non possiamo nemmeno dimenticare che è stata rimossa dalla piazza dalla prima giunta della città di Brescia, eletta democraticamente dopo la dittatura e la guerra. E non dobbiamo nemmeno scordare che in nessun Paese del mondo è mai stata rimessa al suo posto, in una piazza, una statua legata ad un regime, dopo la sua caduta e dopo che la statua stessa è stata divelta, o spostata, dalla popolazione o dalle istituzioni democratiche».

Foto sopra tratta dal sito ilbigio.it.

Il Bigio nella sua collocazione originaria, in piazza Vittoria a Brescia.
Il Bigio nella sua collocazione originaria, in piazza Vittoria a Brescia.

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