Lazzaretto e teatro off limits per i Volontari del Bello
SALÒ – Accesso negato alle due strutture. L’associazione: «Un diniego inaspettato, che vale per noi e non per altri». Il segretario comunale: «Sono inagibili».
Pubblichiamo il comunicato stampa che i Volontari del Bello (leggi qui per sapere chi sono) ci inoltrano:
«I Volontari del Bello informano che l’Amministrazione Comunale di Salò, con una lettera firmata dal segretario generale ha inaspettatamente respinto la richiesta di accesso agli edifici pubblici del Teatro e del Lazzaretto di Salò sui quali abbiamo pubblicamente espresso il nostro interessamento in quanto Associazione di promozione sociale, culturale e territoriale, al fine di farli conoscere alla cittadinanza e volendo partecipare alla loro tutela come patrimonio comune.
La comunicazione del segretario contiene alcuni spunti per una riflessione che dobbiamo ai molti soci e sostenitori che in queste settimane ci hanno dato un vivo sostegno.
In merito all’inagibilità del Teatro e del Lazzaretto: “Infatti” scrive il segretario “per disposizioni normative non è consentita la presenza di persone, a nessun titolo, all’interno di edifici inagibili, in particolar modo quando l’inagibilità è dovuta a gravi carenze strutturali, come nel caso degli edifici in argomento.”
Ci sorprende che si indichino “gravi carenze strutturali” per motivare il diniego ad accedere alle strutture del Teatro quando lo stesso è stato già oggetto di due importanti interventi di consolidamento strutturale e dato che tutti abbiamo visto le foto del Sindaco con la troupe televisiva di Striscia la Notizia scattate dentro il Teatro nel mese di marzo 2017 senza che alcuno di loro indossi le necessarie protezioni imposte dalla stessa normativa e che il segretario richiama. Fra poco quella registrazione sarà trasmessa in TV e tutti avranno modo di vedere e valutare.
Per quanto riguarda il Lazzaretto (nella foto sopra) ugualmente siamo sorpresi in quanto questo primo accesso aveva anche l’intento di far conoscere la storia del Lazzaretto e di aiutarci a definire quanto necessario per organizzare le rappresentazioni teatrali estive in collaborazione con l’Associazione Opera. Questi eventi avrebbero dovuto svolgersi all’aperto, nel cortile del Lazzaretto.
In merito al suggerimento finale che il Segretario dà ai Volontari del Bello: Il segretario dovrebbe essere stato senz’altro informato che il nostro Direttivo ha condiviso con il Sindaco di Salò le proprie iniziative in due incontri prima di presentarle al pubblico il 24 Febbraio scorso, che ugualmente abbiamo incontrato preventivamente l’Assessore alla cultura. Nessuno ci aveva messo in guardia sull’inagibilità dei luoghi ma si era discusso in generale su come renderne possibile l’accesso.
In merito ai progetti dell’Amministrazione comunale sul Teatro e sul Lazzaretto: La circostanziata risposta del Segretario generale illustra i progetti che l’Amministrazione ha su questi edifici. Ne apprezziamo lo sforzo, tuttavia è naturale per noi ritenere che tali beni essendo frutto del lavoro e della fatica di chi ci ha preceduto siano da considerare patrimonio comune.
L’Amministrazione ha il dovere di averne cura, ma tutti dobbiamo sentirci coinvolti nella tutela dei beni che abbiamo ereditato. Questo è e rimane uno degli scopi per cui esistono i Volontari del Bello e crediamo che l’attenzione che la nostra iniziativa ha suscitato sia un segno che questa convinzione sia largamente condivisa.
L’attenzione dei Salodiani per i propri beni non può che crescere se si permette loro di prenderne almeno visione. Ogni amministrazione ha il compito di facilitare e di rendere possibile questo coinvolgimento.
In merito al futuro: i Volontari del Bello esprimono comunque l’intenzione di procedere con gli altri progetti annunciati e di perseverare nel proposito di elaborarne di nuovi nell’interesse della cittadinanza salodiana».
Firmato il Consiglio Direttivo dei Volontari del Bello
Ecco, invece, la lettera del segretario comunale
«Gent.mi, ringraziando, a nome dell’Amministrazione Comunale del Vostro nobile intendo sotteso a valorizzare edifici e monumenti di fondamentale interesse storico ed artistico per la nostra Città, mi corre l’obbligo di fare alcune, importanti, precisazioni.
Infatti, con riferimento alle Vostre richieste qui pervenute in data 27.03.2017 e concernenti rispettivamente l’autorizzazione ad entrare nei locali del “Lazzaretto” e nel “Teatro Comunale”, pur condividendo le motivazioni delle istanze, spiace comunicare che le stesse non possono trovare accoglimento. Infatti per disposizioni normative non è consentita la presenza di persone, a nessun titolo, all’interno di edifici inagibili, in particolar modo quando l’inagibilità è dovuta a gravi carenze strutturali, come nel caso degli edifici in argomento.
Inoltre, per quanto riguarda gli edifici pubblici, non solo ne è inibito l’accesso a soggetti estranei alla Pubblica Amministrazione, ma ne è inibito l’ingresso anche ai dipendenti dell’Ente e delle imprese e società appaltatrici dell’Ente stesso, i quali possono accedere ai luoghi di lavoro solo a seguito di una adeguata valutazione dei rischi e della predisposizione del “Piano Operativo di Sicurezza”, come disposto dal D.Lgs. 81/2008 – Tutela della Salute e della Sicurezza sui Luoghi di Lavoro.
A ciò va aggiunto che la Compagnia Assicuratrice dell’Ente non copre i rischi per Responsabilità Civile verso terzi, nel caso di danni verificatisi all’interno di strutture inagibili e che pertanto la responsabilità civile, amministrativa e patrimoniale è ascrivibile esclusivamente ai funzionari dell’Ente che ne hanno consentito l’utilizzo.
Per tali motivi, a maggior ragione, non può essere consentito l’utilizzo delle strutture inagibili per alcun tipo di attività e, in qualità di datore di lavoro, a fronte di innumerevoli richieste di accesso ai siti in argomento, provenienti da Enti, Associazioni, Studiosi etc. sono stato costretto ad impartire ai dipendenti dell’Ente precise disposizioni volte al rigoroso rispetto delle norme di sicurezza che nel recente passato non sempre sono state analiticamente osservate.
Tuttavia si coglie l’occasione per rendere noto che per entrambi gli edifici di Vostro interesse questa Amministrazione, nella consapevolezza dell’importanza storica e culturale delle strutture di che trattasi, sta portando avanti procedimenti amministrativi volti alla valorizzazione ed utilizzo delle stesse.
In particolare per quanto riguarda il Lazzaretto, è stata confermato l’interesse del Comune e del GAL a partecipare come partner al progetto denominato ”Realism Rural Innovative Sustainable Model Project”, portato avanti a livello comunitario da Federturismo (Confindustria) che funge da coordinatore di una serie composta da 24 “attori” di 16 diverse Nazioni, che se finanziato consentirà il recupero funzionale dell’immobile a fronte della messa a disposizione della struttura per il perseguimento degli scopi culturali, artistici, economici, rurali, oltre che come sede operativa e di rappresentanza del Comitato che, in caso di finanziamento, si costituirà per lo sviluppo del progetto di durata pluriennale.
Inoltre siamo in grado di assicurare che il Lazzaretto è oggetto, periodicamente, di lavori di manutenzione, bonifica e pulizia volti ad assicurare quel decoro minimo, ma indispensabile in riferimento alla sacralità e monumentalità dell’edificio stesso.
Per il Teatro Comunale invece, questa Amministrazione, in collaborazione con la Fondazione Carità Laicale, sta impostando un progetto di partenariato pubblico-privato, regolato dall’art. 180 del D.Lgs. 50/2016 – Codice dei Contratti, volto al recupero ed alla gestione della struttura teatrale.
Come è noto il contratto di partenariato è il contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto con il quale una o più stazioni appaltanti conferiscono a uno o più operatori economici, per un periodo determinato in funzione della durata dell’ammortamento dell’investimento o delle modalità di finanziamento fissate, un complesso di attività consistenti nella realizzazione, trasformazione, manutenzione e gestione operativa di un’opera in cambio della sua disponibilità, o del suo sfruttamento economico, o della fornitura di un servizio connessa all’utilizzo dell’opera stessa, con assunzione di rischio secondo modalità individuate nel contratto, da parte dell’operatore. Il contratto può avere ad oggetto anche la progettazione di fattibilità tecnico ed economica e la progettazione definitiva delle opere o dei servizi connessi.
L’idea è quella di procedere come Pubblica Amministrazione a reperire risorse economiche da investire per una quota della spesa occorrente per la ristrutturazione dello stabile, attraverso l’utilizzo di istituti urbanistici previsti dalla Legge e riguardanti i Piani attuativi “Tavina”, già immediatamente attuabili, quali la monetizzazione alternativa alla cessione degli standard di Legge, o l’accollo all’operatore di una parte dei lavori di ristrutturazione, e completare l’intervento di ristrutturazione attraverso un’ operazione di project financing, coinvolgendo se possibile la Fondazione “Carità Laicale”, la quale dovrebbe completare i lavori finanziandoli con adeguati contributi e con ricorso al credito e successivamente gestire la struttura per un adeguato numero di anni, perseguendo l’equilibrio economico finanziario attraverso le entrate generate dalla gestione, integrate eventualmente da un canone annuo che l’ Amministrazione aggiudicatrice può determinare di versare all’Ente Gestore.
In questo periodo sono in fase di approfondimento, con l’assistenza di professionisti di settore, le opportunità di finanziamento offerte dalla Unione Europea e le linee guida della progettazione definitiva dei lavori di ristrutturazione, che dovranno essere sviluppate in coerenza con l’impostazione artistica della futura gestione del Teatro.
Si coglie infine l’occasione per suggerire a codesta Associazione, nel caso di ulteriori proposte di collaborazione, di rivolgersi preventivamente all’Assessore competente per una preventiva valutazione delle iniziative, il quale potrà dare, se ritenuto opportuno, adeguati indirizzi agli uffici competenti, nel rispetto comunque della normativa vigente.
Sperando di essere stato sufficientemente esaustivo, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e colgo l’occasione per porgere cordiali saluti».
Il segretario generale – Dott. Giuseppe Iovene
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