Si ricorda Adolfo Consolini, il gigante buono di Costermano

CASTENEDOLO – Il nome di Adolfo Consolini, campione olimpico di lancio del disco ai Giochi della XIV Olimpiade dell’Era Moderna Londra 1948, sarà evocato venerdì 8 a Castenedolo, a pochi chilometri da Brescia.

Perchè il ricordo del grande atleta italiano? Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Adolfo Consolini, avvenuta il 5 gennaio 1917, a Costermano, località sulla sponda veronese del lago di Garda, sulla strada che porta verso il Monte Baldo.

L’iniziativa degli amici di Castenedolo si articolerà in due momenti: alle 18,30, allo stadio Vittorio Colombo, in via Olivari, atleti, di ieri e di oggi, daranno vita ad una esibizione di lancio del disco. Al termine, in una sala dello stesso centro sportivo, si parlerà di Consolini, uomo e atleta che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dello sport italiano.

Del “gigante buono”, come veniva chiamato nei suoi molti anni di gloriosa attività da lui sempre vissuti con modestia, quasi schivo del successo, questo nostro spazio ha gia’ narrato varie volte, a partire dal giorno del centesimo anniversario della nascita, lo scorso 5 gennaio, quando – unici e solitari – alcuni soci dell’ A.S.A.I. si presentarono al camposanto di Costermano per deporre una corona di alloro a ricordo. E da qui alla serata castenedolese abbiamo in serbo altre storie.

Adolfo Consolini durante un lancio.

L’iniziativa vede compartecipi l’Atletica Virtus (società nata nel 1969, che con una ammirevole continuità ha tenuta sempre viva la passione per lo sport per eccellenza dei Giochi Olimpici) , l’Archivio Storico dell’Atletica Italiana “Bruno Bonomelli” e la Collezione Ottavio Castellini – Biblioteca internazionale dell’atletica.

L’idea di questa manifestazione ha preso corpo nell’ambito del Progetto “Sognando Olympia”, che da un paio di anni cerca di mettere insieme una varietà di sport per tener vivo lo spirito olimpico e, possibilmente, trasmetterlo ai giovani, e anche ai meno giovani. L’ospitalità è stata propiziata dalla ormai consueta Festa dello Sport, promossa dall’Amministrazione comunale di Castenedolo, in collaborazione con tutte le società sportive locali.

L’evento ha luogo nell’ambito della Festa dello sportivo, organizzata dalle associazioni locali e patrocinata dal Comune di Catsenedolo in collaborazione con Atletica Virtus Castenedolo e il progetto Sognando Olympia.

A Castenedolo saranno tra gli altri presenti: Luciano Zerbini, 57enne di Lazise, 3 volte campione nazionale nel disco e 1 nel peso, olimpionico a Los Angeles 1984 e a Barcellona 1992; Hannes Kirchler, 38enne meranese, 9 volte campione italiano di lancio del disco e olimpionico a Pechino nel 2012.

Della partita pure il vicentino Diego Fortuna, otto volte tricolore nel disco. Con lui la figlia Diletta, giovane promessa che gareggia categoria allievi (16-17 anni). La ragazza ha vinto il 27 luglio, a Gyor, in Ungheria, il lancio del disco con 50.23, primato personale, nello European Youth Olympic Festival, manifestazione riservata ai giovani che ha una lunga tradizione. Diletta ha stravinto, lasciando la seconda a 1 metro e 41 centimetri. Ovviamente è leader stagionale in Italia.

Ci saranno anche il camuno Domenico Canobbio, sempre primatista bresciano dal 1977, unico bresciano a superare i 50 metri (50.04); Franco Sar, sesto nel decathlon ai Giochi Roma ’60, compagno di camera di Consolini in molte trasferte; Carmelo Rado, discobolo, settimo a Roma ’60 nella stessa finale di Consolini.

Non mancherà la delegazione dell’Asai (Archivio storico dell’Atletica italiana), con il presidente Ottavio Castellini.

AGGIORNAMENTO: tra gli ospiti ci sarà anche Oney Tapia, atleta paralimpico italiano, di origine cubana, specializzato nel lancio del disco.

Oro nel 2016 a Grosseto agli Europei paralimpici nel lancio del disco (42,56 m) e argento ai Giochi paralimpici di Rio, sempre nel 2016 (40,89 m).

Quest’anno Oney ha inoltre partecipato e vinto il talent show “Ballando sotto le stelle” in coppia con Veera Kinnunen.

Oney Tapia, argento nel lancio del disco alle Paralimpiadi di Rio.

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