Sacro e profano, dalle auto di d’Annunzio alla chiesa di San Nicolò
GARDONE RIVIERA – Col Touring Club Italiano alla scoperta del nuovo Museo “L’automobile è femmina”, al Vittoriale, e della vicina parrocchiale di San Nicolò.
Interpellato dal Senatore Giovanni Agnelli (il nonno dell’avvocato) a proposito della dibattuta questione sul genere del termine “automobile”, Gabriele d’Annunzio in una lettera autografa rispose “L’Automobile è femmina. Questa ha la grazia, la snellezza, la vivacità d’una seduttrice; ha, inoltre, una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma, per contro, delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza”.
E proprio “L’automobile è femmina” si chiama il nuovo spazio espositivo allestito al Vittoriale ed inaugurato di recente (leggi qui la cronaca dell’inaugurazione). Da qui inizierà la visita che il TCI propone nella giornata di sabato 3 marzo.
La visita guidata proseguirà poi nella Parrocchiale di San Nicolò, che sorge in una posizione panoramica sul luogo di precedenti edifici, l’attuale fu ultimato nel 1740 grazie a Paolo Soratini, frate camaldolese e architetto. La chiesa conserva al suo interno numerose tele di Zenone Veronese, Andrea Celesti, Palma il Giovane, Augusto Lozzia e affreschi di Francesco Monti.
Sarà possibile visitare anche la cappella sussidiaria facente parte del precedente edificio con un ciclo di affreschi che narra la storia del santo titolare.
Questo il programma: alle 14.50 ritrovo con il Console TCI Cinzia Pasini sotto gli archi di piazza dei Caduti di fronte al Vittoriale (possibilità di parcheggio nei dintorni); ore 15 visita guidata al Museo “L’automobile è femmina” (ingresso gratuito) e alla parrocchiale di San Nicolò a cura del Console Cinzia Pasini; ore 16.30 fine della visita
Informazioni e prenotazioni presso: Nicolini Viaggi, Via G. Falcone 4, 25085 Gavardo (Bs); Tel.: 0365.371501; [email protected].
Data limite di acquisizione delle prenotazioni: venerdì 2 marzo 2018
Quota individuale di partecipazione: soci TCI 5 €, non soci 7 €.
Nella foto in alto: l’Isotta Fraschini che il Vate acquistò per accontentare la sua ultima fiamma, la contessa Evelina Morasso Scapinelli.
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