Gli improbabili sposi

RIVA DEL GARDA - A Riva la mostra fotografica di Enrico Fuochi «Gli improbabili sposi», interpretazione in chiave moderna di alcuni passi tratti dei «Promessi sposi» di Manzoni. 

La mostra è allestita dal 27 febbraio all’11 marzo nella sala civica «Giuseppe Craffonara» ai giardini di Porta Orientale a Riva del Garda. Ingresso libero. Presentazione sabato 3 marzo alle ore 17 con un recital a tre voci di alcuni passi dei «Promessi sposi» (a cura di Alfonso Masi).

Perché “Improbabili sposi”? «Sono sempre stato un convinto assertore – spiega Enrico Fuochi – che la fotografia, la vera fotografia, per essere un’arte indipendente e non una semplice rappresentazione di quello che l’occhio vede, debba essere un mezzo per inventare e interpretare storie, e non per riportare storie. Ecco perché per me sarebbe stato oltremodo banale, e quindi di nessun interesse, raffigurare alcuni personaggi del romanzo in modo realistico e quindi riferito all’epoca reale.

Mi riferisco non solo agli abiti, ma anche alle posture, alla fisicità e alle descrizioni situazionali. Sarebbe stato come svilire il lavoro del grande Manzoni, che, a ben osservare, non voleva certo ingabbiare la mente del lettore ma aprire nuove visioni, nuove fantasie e nuove interpretazioni. E quale miglior occasione per me di questa per dar sfogo alla mia creatività? Perché non enfatizzare quella sua nascosta modernità rappresentando Lucia come una ragazza discinta con il volto all’interno di una cornice, quasi a voler simboleggiare il ruolo importante che lei riveste nel romanzo, esagerando così quell’aspetto psicologico e quell’idea che io mi sono fatto di lei e che il Manzoni stesso descrive come “modestia un po’ guerriera delle contadine” ma che poi rivela un carattere forte e determinato?».

 

«Oppure interpretare Geltrude, la monaca di Monza, in modo provocatorio – dice Fuochi – esasperando il contrasto tra la “modernità”, che lei probabilmente avrebbe accettato più volentieri, e il ruolo che invece le è stato imposto da genitori e famigliari? E perché no don Abbondio, travolto da un colpo di vento che allegoricamente parlando rappresenta gli eventi che la sua codardia non ha saputo dominare? E come rappresentare la Provvidenza, quel personaggio misterioso ma presente in ogni pagina dei Promessi Sposi, se non come una grande mano che accoglie e protegge sempre Lucia? Ecco, questi sono solo alcuni esempi di come ho fatto volare la mia fantasia nell’interpretare questo romanzo capolavoro creando una storia dentro una storia. Identità “improbabili” che spero non facciano arrossire di rabbia il Manzoni».

La mostra è organizzata dall’associazione culturale Art Vision.

 

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