Giulio Righetti, alpino dell’anno della sezione Monte Suello

SALÒ – In occasione dell’assemblea delle penne nere della Monte Suello sono stati assegnati i consueti riconoscimenti. Premiati Giulio Righetti, Paolo Bortolotti e il gruppo di Prevalle.

Il premio «Don Antonio Andreolassi» al miglior alpino 2017 è stato conferito a Giulio Righetti, neo capogruppo di Gardone Riviera (al centro nella foto sopra).

Questa la motivazione: «Durante la sua vita lavorativa è sempre stato attivo presso il suo Gruppo cercando di conciliarne le attività con gli impegni di lavoro. Ritiratosi in pensione, la sua disponibilità è stata praticamente incondizionata, coinvolgendo nella stessa anche la moglie, Amica degli Alpini. Il suo apporto alle attività del Rifugio “Giuseppe Granata” di Campei non ha mai conosciuto momenti di riposo, rispondendo sempre a qualsiasi richiesta, anche con carattere di urgenza, comportandosi sempre correttamente, e con una umiltà ed una simpatia, condivisa dalla sua Dolores,  che hanno suscitato l’amicizia e l’ammirazione degli Organi Sezionali e di quanti hanno avuto modo di conoscerlo e di collaborare con lui. Allo stesso tempo non ha mai abbandonato i compiti attribuitigli dal Gruppo, che ha sempre servito in qualsiasi manifestazione o forma ne fosse stato coinvolto. Un meritato Premio dunque ad un Alpino che incarna, nella miglior forma possibile, la figura di chi non rinnega il suo periodo militare e che nell’Associazione ne interpreta al meglio i Valori».

La consegna del premio all’alpino Giulio Righetti, neo capogruppo di Gardone Riviera, subentrato a Renato Cerqui.

 

Il premio «Italo Maroni» per il miglior Gruppo è andato alle penne nere di Prevalle.

Ecco la motivazione: «Gruppo fondato nel 1927, nella sua storia si è sempre particolarmente distinto per la costante presenza attiva presso la propria Comunità, presenza supportata dalla costruzione di una degna Sede, disponibile non solo per le attività del Gruppo, ma anche per tutto l’Associazionismo locale, nonché per le eventuali necessità della stessa Sezione, motivo questo, per cui, già in precedenza, lo ha reso meritevole del Premio. Negli ultimi anni però, aldilà di una esemplare, formale e pratica applicazione dei dettami istituzionali, ha costituito una Squadra di Protezione Civile composta da una ventina di validi elementi, che, oltre a sopperire alle necessità locali, supportata da apposita convenzione con la propria Amministrazione,  si è dotata autonomamente di mezzi ed attrezzature adeguate, rappresentando, al tempo stesso, il nucleo trainante in tutti gli interventi, compresi quelli a carattere nazionale, che hanno visto protagonista la nostra Sezione. Inoltre, nell’anno in corso, in occasione del 90° di Fondazione, dopo un intenso lavoro durato cinque anni, sulla montagna alle spalle della propria Sede, recuperando una cava dismessa, ha inaugurato un bassorilievo, inciso nel marmo, di circa 150 mq., unico nel suo genere, che rappresenta la storia degli Alpini,  frutto della capacità artistica di un suo Socio e del costante impegno di tutto il Gruppo. Quanto sopra a dimostrazione dello Spirito Alpino, supportato da Valori condivisi,  che anima il Gruppo e che lo rendono nuovamente meritevole del massimo riconoscimento della nostra Sezione».

La consegna del premio “Italo Maroni” al capogruppo di Prevalle Diego segala.

 

Infine, il premio «Michele Milesi» per il miglior capogruppo è stato assegnato a Paolo Bortolotti di Puegnago, con questa motivazione «Alpino da subito, vive la realtà di un piccolo Gruppo gestito da una figura carismatica che sa inculcargli l’amore per la montagna, e la tenacia e l’umiltà che contraddistinguono i Soci che più che alle parole badano ai fatti. Incaricato, a sua volta, di reggere le sorti del suo Gruppo, segue l’esempio improntato sul ricordo di chi, nel frattempo, andato avanti, gli era servito da guida, e, per nove anni, svolge le sue funzioni, ampliandole con ulteriori servizi e con una maggiore vicinanza alla propria comunità, mantenendo comunque una lodevole interpretazione dei Valori Alpini ed una corretta applicazione dei dettami sia statutari che formali. Chiamato in Sezione a svolgere importanti incarichi che lo coinvolgono anche a livello di Zona, riesce ad abbinare i vari incarichi con solerzia e dedizione, non mancando mai alla sua primordiale funzione di Capogruppo. Riesce nel frattempo a coinvolgere i giovani preparando, dovutamente, uno di loro a rilevarne i compiti, e pone, al tempo stesso, le basi per poter dotare il Gruppo di una Sede autonoma.    Chiaro esempio di vero Spirito di servizio e di attaccamento ai Valori Alpini che lo hanno sempre animato».

Paolo Bortolotti di Puegnago riceve il premio “Michele Milesi”.

 

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