D’Annunzio e l’arte del profumo. Odorarius Mirabilis

GARDONE RIVIERA - Inaugurata questa mattina la mostra dedicata al rapporto tra d'Annunzio e il profumo. Fino al 27 gennaio 2019 al Vittoriale.

Trabocca in Prioria l’ammontare degli oggetti celebranti l’arte del profumo, molti dei quali mai mostrati poiché conservati in stanze non accessibili al pubblico.

Flaconi e ampolle, principalmente (tra cui quelle dell’Aqua Nuntia, dal Vate espressamente ideata) di stampo rétro o modernissime. E poi storte, alambicchi, vasi per gli unguenti, bruciaprofumi. Una vera e propria “cattedrale olfattiva” disseminata nei vari ambienti del Sacro Eremo, per la prima volta riunificata in una visione d’insieme.

Ecco le ragioni della mostra D’Annunzio e l’Arte del Profumo. Odorarius Mirabilis, che si terrà presso la Fondazione Il Vittoriale degli Italiani (nei locali del Museo d’Annunzio segreto), a partire dal 14 aprile 2018. Promossa da Marco Vidal, Direttore Commerciale Mavive e Amministratore Delegato di The Merchant of Venice, sostenuta da Mavive SpA e fortemente voluta da Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, l’impresa si avvale delle importanti disposizioni legislative indicate nell’Art Bonus (art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83), istituite per le azioni di mecenatismo liberale a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.

Questa mattina, sabato 14, il taglio del nastro. Da sinistra: Marco Vidal, Giordano Bruno Guerri, Paola Goretti e Pier Luigi Pizzi.

 

Ideata da Paola Goretti, progettata dal magistero di Pier Luigi Pizzi, scenografo di fama mondiale che ne ha interpretato le intime ragioni, realizzata in collaborazione con Il Vittoriale degli Italiani e con il coordinamento dell’Architetto Giacomo Andrea Doria per OttArt, la mostra si configura come un sontuoso visionario olfattivo, sostanziato da un’intensa componente antichizzante (teste michelangiolesche, busti quattrocenteschi, stipi e trumeaux), carica di potenza liturgica (colori preziosi, oro, rossi), evocativa e scenografica. Nicchie e cunicoli – proprie all’iconostasi – sono infatti la cifra distintiva dell’intero progetto di allestimento, dove le ampolle si rifrangono l’un l’altra, come in un atlante emotivo: tra romanzi, carteggi, intimi pensieri.

Ampolla Aqua Nuntia con serto vegetale anteriore. Foto Credits Marco Beck Peccoz.

 

Le sezioni espositive. Circa centocinquanta gli esemplari, quattro le sezioni espositive (tutte concatenate). Dapprima, l’Area Documentaria (gli acquisti per uso personale, lettere, ricevute, materiali cartacei) e l’Area Bibliografica (il collezionismo dei testi aromatici d’alta epoca). Una statua di Venere, rivisitata da d’Annunzio, apre poi verso il Sancta Sanctorum, introducendo il visitatore ad un percorso iniziatico che si rivela per “cappelle”, come in un tempio: la Cappella Rinascimentale, dominata dal busto muliebre del Laurana; quella dedicata a Maria Maddalena e ai suoi unguenti miracolosi; quelle della Divina Eleonora (la Duse) e di Santa Cecilia; l’Iconostasi consacrata ad Apollo; l’Officina dell’Aqua Nuntia; l’Altare del Giglio; la Farmacia; l’Olfattorio. Questi luoghi organizzano le passioni aromatiche del Vate in una grande Area Celebrativa, dove le ampolle e l’osmosi liturgica con la parola odorosa sono assolute protagoniste.

Interamente rivestiti di profumo gli ambienti, per predisporre un contesto immersivo accogliente come un abbraccio. Tra evocazione delle “divine” e visioni letterarie, effetti votivi e misteri pagani. Un ambiente alchemico ovattato e segreto che si addice al virtuosismo imaginifico con cui il Vate sigla ogni intuizione compositiva.

 

Odorarius Magister. Così il Vate è chiamato dal Dottor Cavalier Mario Ferrari della Farmacia Internazionale di Gardone Riviera, in una lettera del 4 marzo 1925, come a magnificarne la potente disposizione olfattiva.

Per d’Annunzio il profumo è tutto e tutto è nel profumo: tra visibile e invisibile, sacro e profano, gesto e genio. L’ossequiosa valorizzazione che il Poeta gli assegna è presente persino nel solenne documento testamentario con cui egli cede il Vittoriale allo Stato italiano. “Anche da poco ho fondato il Teatro aperto, e ordinato le scuole le botteghe le officine a rimemorare e rinovellare le tradizioni italiane delle arti minori. Batto il ferro, soffio il vetro, incido le pietre dure, stampo i legni con un torchietto che mi trovò Adolfo piceno, colorisco le stoffe, intaglio l’osso e il bosso, interpreto i ricettari di Caterina Sforza, sottilizzo i profumi.”

Appunto. Come scrive Paola Goretti, “Il santuario olfattivo accende le luci sull’essenza afrodisiaca, tra ispirazione e inspirazione. Così è l’archivio degli odori del Vate, pronto a discendere da tutti gli snodi, sprigionando un’estatica malìa. Il corpus letterario del Poeta esulta infatti di sostanze aromatiche, i suoi versi traboccano di odori, celebrando la bestia spasimante dell’olfatto. Tutto è accompagnato dal profumo, tutto è introdotto dal profumo, tutto è allacciato nel profumo. La carne impone il suo trasmutarsi, trasmigrando nella parola, come fosse profumo. E il profumo diviene arte divina –aerea, danzante- inneggiando la sostanza dionisiaca del creato, riversandosi nella parola –profumata anch’essa- che alla Natura si ispira e alla Natura ritorna, mentre l’arte olfattiva si carica di una sensorialità transustanziante, fatta di tessere lussuose per un lussuoso –quasi eucaristico- afrodisiaco senza fine”.

 

Una festa dei sensi, tra gioia e voluttà. Per d’Annunzio il profumo è tutto e tutto è nel profumo. L’etereo in forma di bagliore, come se fosse musica.

D’Annunzio e l’Arte del Profumo. Odorarius Mirabilis

Sede Espositiva Museo d’Annunzio segreto – Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera (Brescia) 14 aprile 2018 – 27 gennaio 2019
Mostra e catalogo a cura di Paola Goretti
in collaborazione con Il Vittoriale degli Italiani (Ufficio Mostre, Archivi, Pubblicazioni) Allestimenti e scenografia, Maestro Pier Luigi Pizzi

Coordinamento realizzativo, Architetto Giacomo Andrea Doria per OttArt Catalogo, Silvana Editoriale
Fotografie, Marco Beck Peccoz

 

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