In memoria di Angelo Fuchs, costruttore e patriota

SALÒ – Il nipote omonimo di Angelo Fuchs (1848-1920) ha donato a Salò un ritratto del nonno e una pergamena conferitagli per «meriti acquisiti». Ecco chi era Fuchs, figura straordinaria cui non è dedicata neppure una via.

Il Sindaco della città di Salò, avvocato Giampiero Cipani, insieme all’Assessore alla Cultura Pierantonio Pelizzari, ha incontrato nella mattinata di mercoledì 6 giugno l’ultimo nipote omonimo dell’ing. Angelo Fuchs, noto personaggio pubblico dell’ultimo quarto del 800 e dei primi anni del secolo scorso, sepolto nel cimitero Vantiniano.

Fuchs fu sindaco di Gardone Riviera dal 1910 al 1920 e con l’amico ing. Luigi Wimmer fu fautore di numerose opere pubbliche e private che cambiarono la prospettiva urbanistica e crearono la tradizione turistica della città giardino.

Angelo, il nipote dell’ingegnere, insieme alla moglie Grazia hanno donato al Comune di Salò un ritratto fotografico del nonno e una pergamena conferitagli dalla cittadinanza di Salò, Gardone e Fasano per meriti acquisiti in data 05 maggio 1912.

La donazione sarà trasferita al MuSa in quanto l’ing. Fuchs dal 1877 mise mano per la prima volta alla ristrutturazione del complesso di S. Giustina capitozzando la torre campanaria per ospitare gli strumenti dell’Osservatorio geodinamico e la stazione sismica intitolati a Pio Bettoni.

MuSa, museo di Salò
Il MuSa, museo della città di Salò.

 

Riportiamo., di seguito, un testo del giornalista e scrittore Attilio Mazza, sulla figura di Fuchs.

“Angelo Fuchs dall’inizio degli anni Ottanta dell’Ottocento fu personaggio pubblico sul Garda, progettista e costruttore a Salò e a Gardone Riviera. Fu impegnato nell’amministrazione civica gardonese per circa 32 anni, prima come consigliere comunale dal 1891, poi assessore dal 1905 e sindaco dal 6 agosto 1910 sino alla morte, avvenuta a Salò il 7 aprile 1920 all’età di 72 anni.

Anche a lui è toccato l’oblio: non gli è stata dedicata una strada nè un edificio pubblico a Gardone o a Salò, dove pure fu impegnato nella vita pubblica, per anni anche nella Commissione ornato.

Nacque il 27 maggio 1848 a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso, all’epoca appartenente all’Impero asburgico. Fu di sentimenti italiani e fervente patriota e a 18 anni, nel 1866, si arruolò per combattere contro l’Austria prendendo parte «ai fatti d’arme del Veneto, con un impeto e un fuoco che gli si riaccendeva nel ricordo anche da vecchio». Il 3 giugno 1869 conseguì, a ventun anni, la laurea in ingegneria e architettura col massimo dei voti all’Università di Padova, dove conobbe e strinse amicizia con l’ing. Luigi Wimmer (promotore del primo albergo di Gardone), di cui fu anche compagno d’armi.Fuchs progettò palazzi in Russia e in Romania e nel 1877 prese parte, come ingegnere, alla guerra turco-russa. Partecipò alla realizzazione della ferrovia del Gottardo e d’Arlberg (Tirolo-Svizzera) e fu impegnato a Vienna nel cantiere del palazzo municipale.

Nel 1883 si stabilì a Gardone Riviera per seguire i lavori di ristrutturazione voluti dalla vedova Wimmer di quello che diventerà il Grand Hotel Gardone. Nel settembre 1886 si unì in matrimonio con la veneziana Margherita Cappon (che gli portò in dote la bella soma di 40.000 lire!) dalla quale ebbe 5 figli: Annamaria, Emilio, Maria, Elda e Giuseppe.Nel ricordo pubblicato dalla «Rivista del Garda» si legge che operò per abbellire e trasformare «l’ancor rude paesaggio peschereccio (di Gardone) in una moderna stazione climatica: e ne fece la migliore, la più elegante del Garda (…).

Iniziò la gemmata corona colla villa Koeniger, la villa Ars e Natura, la villa Puricelli, la villa Boral, la Martinengo, la Park-Villa, l’Heyse, la Moy, la Quaiollo, l’Elena, la Giulia, la Wimmer, la Angelini (…). E quindi alberghi (l’Hotel Roma di Gardone, il Bellariva di Fasano, l’Albergo Roma di Salò, ecc.) ed anche edifici scolastici, edifici bancari e altri palazzi e ville in una gara d’eleganza, di purezza stilistica, d’armonia e d’arte».

L’ingegner Fuchs, oltre a dimore e alberghi, progettò anche l’asilo infantile gardonese costruito nel 1908. «C’è nell’ideazione di questo edificio – si legge nella memoria postuma – tutto l’amore per la popolazione che Angelo Fuchs beneficava col suo lavoro. Amore profondo e senza confini che lo portò a immaginare altre opere che meritano ricordo: egli volle il lungolago di Gardone, la strada di San Michele e il viale dei colli di Gardone; e ancora il Comitato della Stazione climatica di Gardone, la Società Elettrica del Garda; e poi con altri la Società Telefonica del Garda e, con altri pure, coprendo la carica di assessore, l’acquedotto comunale gardonese».

Per molti anni fu anche presidente del Circolo Salodiano e della Società Canottieri. Partecipò alla fondazione del periodico «Il Garda», settimanale del Circondario di Salò: il primo numero è del 19 ottobre 1889. Ebbe l’incarico per 25 anni di giudice conciliatore e per qualche tempo di presidente della Società operaia di Mutuo soccorso, la cui bandiera fu festeggiata nel marzo 1890.

E quando il terremoto del 1901costrinse Salò al rilancio urbanistico ed edilizio, fu l’impresa dell’ing. Angelo Fuchs a costruire il lungolago, grazie al finanziamento del piano regolatore varato dal Governo per interessamento dello statista Giuseppe Zanardelli, all’epoca presidente del Consiglio dei ministri, gardesano d’elezione.

Le spoglie di Angelo Fuchs riposano da 87 anni nel cimitero di Salò. E la sua tomba merita ancora oggi il fiore del ricordo.

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