Muore sul Baldo, polemica per la mancanza di campo

SAN ZENO DI MONTAGNA - Un escursionista veronese di 68 anni colto da un malore e deceduto sul sentiero per il rifugio Telegrafo, sul Baldo. Una vicenda che riaccende i riflettori su una questione mai risolta: la mancanza di copertura telefonica.

La tragedia si è consumata domenica scorsa, 16 settembre. L’escursionista, Pietro Schena, 68 anni, residente a San Zeno di Montagna, è stato colto da un malore mentre si trovava, con la moglie, sul sentiero che porta al rifugio Telegrafo (nella foto sopra).

Per allertare i soccorsi altri escursionisti che si trovavano in zona hanno fatto passaparola. Parecchio tempo dopo, uno di loro che si trovava in una zona dove finalmente c’era campo per il cellulare, è riuscito a contattare il 118.

Quando sono giunti i soccorsi, con l’eliambulanza dei Vigili del fuoco operativa per il «118» trentino con a bordo medico e tecnico di soccorso alpino, per l’escursionista 68enne non c’era più niente da fare.

Quanto accaduto riaccende i riflettori su una questione spesso denunciata ma mai risolta: la copertura telefonica dell’area del Baldo. Anche qui, come in molte zone delle Prealpi e Alpi, il telefonino spesso non funziona.

La vita e la morte dipendono da qualche tacca sul display del cellulare.

In ogni caso, riportiamo le indicazioni del sito del soccorso (www.soccorsoalpino.org/it/sicurezza):

“Non tutte le zone alpine (sopratutto valli strette e gole) sono coperte da rete radiomobile. Se il tuo telefono cellulare non ha copertura di rete, puoi tentare di telefonare usando un’altro gestore: spegni e riaccendi il tuo telefonino, al posto del Codice Pin digita il Numero di Soccorso Europeo 112. Il cellulare individua automaticamente la rete più forte e forse è possibile effettuare una chiamata di soccorso”.

Il Garda visto dal Baldo.

 

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