Avis di Salò, 50 anni di solidarietà

SALÒ - Il 28 ottobre 1968, 50 anni fa, fu costituita la sezione salodiana dei donatori di sangue, intitolata al suo fondatore, il dott. Ugo Gagliardi. Esattamente mezzo secolo dopo, domenica 28, l'Avis di Salò festeggia il 50esimo.  

Era il 28 ottobre 1968 quando, spronati dal dottor Ugo Gagliardi (nella foto sopra durante un prelievo), anestesista e rianimatore dell’ospedale cittadino, i primi volontari si riunirono in assemblea per costituire, anche a Salò, un’associazione di donatori di sangue.

Vi parteciparono 63 persone, per approvare lo statuto ed eleggere il primo direttivo, presidente Angelo Prestini. Al dottor Gagliardi, che per la sua professione era il diretto «utilizzatore» del sangue raccolto, venne affidata la direzione sanitaria della neonata Avis di Salò.

La costituzione dell’Avis di Salò. A sinistra il primo presidente, Angelo Prestini.

 

Fu l’inizio di un’avventura solidale che ora celebra il traguardo del cinquantesimo e che in questi lunghi anni ha visto migliaia di volontari donare il proprio sangue, compiendo ogni volta un gesto di alto profilo sul piano medico e sanitario, ma anche e soprattutto su quello etico e sociale. In 50 anni la sezione salodiana, oggi guidata da un direttivo presieduto da Gianluca Banalotti, ha accumulato un patrimonio di solidarietà che è doveroso celebrare con orgoglio e un pizzico di solennità.

Avisini di Salò in sfilata sul lungolago. Correva l’anno 1971.

 

Domani, domenica 28 ottobre, a 50 anni esatti dall’assemblea costituente, gli avisini di Salò e dintorni si ritroveranno per festeggiare e ricordare a tutti, ancora una volta, il valore della donazione, un gesto disinteressato che tratteggia un atteggiamento da cittadino consapevole, che non usufruisce solo di beni e servizi ma si impegna anche per produrli.

Le celebrazioni, aperte a tutti, si aprono alle 9 con la messa nella chiesa di San Bernardino. Poi, come si usava un tempo, la sfilata dei donatori con la banda cittadina e gli alfieri delle Avis consorelle fino al municipio. Qui, alle 10.30, la cerimonia di premiazione degli avisini e la presentazione dell’albo dei soci emeriti.

Giovani donatrici in Fossa, a Salò, in occasione di una manifestazione avisina negli anni Settanta.

 

Per i donatori sarà l’occasione per sfoggiare il proprio orgoglio di appartenenza alla famiglia dell’Avis comunale di Salò, cui oggi fanno riferimento 1.300 soci dell’Alto Garda e di lembi della Valsabbia e della Valtenesi, che ogni anno garantiscono circa 2.500 donazioni di sangue o di plasma. In un’epoca di egoismi e furbizie, il loro gesto disinteressato diventa un simbolo di generosità e altruismo.

 

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