Senza di me che gioco è? In campo la squadra special della Feralpi

SALÒ - Feralpisalò inizia il campionato della quinta categoria. Sabato il primo impegno nel torneo con il Padova For Special per i ragazzi disabili del club gardesano. 22 ragazzi coinvolti tra gli 7 e i 30 anni.

Si avvicina il giorno della prima partita stagionale dei ragazzi del progetto “Senza di me che gioco è?”.

Dopo aver ripreso gli allenamenti dal mese di settembre, questa è la settimana di avvicinamento al primo impegno del campionato di Quinta Categoria. C’è grande fermento nel team verdeblu allenato dai tecnici Francesco Pellegrini e Alessandro Rossi, coadiuvati dagli educatori della cooperativa Il Gabbiano Onlus: la Feralpisalò, prima società sportiva professionistica su scala nazionale a introdurre una sezione dedicata a ragazzi disabili al proprio interno, parteciperà al torneo per il secondo anno consecutivo nella modalità proposta dalle Leghe coinvolte dopo la primissima esperienza della stagione 2016-17 nel torneo #IoVoglioGiocareaCalcio rivolto esclusivamente ai team di Lega Pro.

La squadra “special” della Feralpi in campo contro il Livorno al “Lino Turina” nel campionato 2017-18.

 

Dopo aver studiato il progetto nell’anno 2015 e averlo attivato con i primi open days nel giugno 2016, la sezione è cresciuta sempre di più sia nei numeri (22 ragazzi coinvolti tra gli 7 e i 30 anni) che nell’area di attività, suddivisa in due momenti a seconda delle età. Gli allenamenti si svolgono ogni mercoledì pomeriggio al centro sportivo Mario Rigamonti, mentre le partite di campionato saranno – come l’anno scorso – ospitate dal centro sportivo Bettinelli a Milano.

La prima partita avrà luogo sabato alle ore 10 con i ragazzi del Padova For Special: «I nostri ragazzi non vedono l’ora – sottolinea mister Francesco Pellegrini  È da quando è iniziata la stagione sportiva che attendono questo momento che costituisce un momento di divertimento e di grande orgoglio: il senso di appartenenza è massimo, indossare la maglia verdeblu in partita è qualcosa che li riempie di grande gioia e, noi che viviamo accanto a loro queste emozioni non possiamo che esserne trascinati».

 

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