Lake likes bikes, in bicicletta alla scoperta di Desenzano e dell’entroterra

DESENZANO - Si è concluso l’allestimento degli itinerari ciclabili di interesse turistico. Tracciati e segnalati nuovi itinerari, collocate otto pensiline di sosta con pannelli sui percorsi, stampati 10mila depliant.

Il progetto predisposto dall’arch. desenzanese Maurizio Zaglio, realizzato grazie ad un contributo di Regione Lombardia, ha visto la tracciatura dei nuovi itinerari con la posa di segnaletica dedicata e la collocazione di otto pensiline di sosta in cor-ten, un materiale ferroso esente da manutenzione.

In ogni pensilina è presente un pannello esplicativo dei percorsi con testi in italiano e in inglese. I contenuti turistici sono ripresi ed ampliati in una cartina bilingue diffusa in 10.000 copie.

Per la conclusione del progetto, che unisce gli aspetti tecnici a quelli di promozione del territorio, hanno collaborato l’assessore ai Lavori PubbliciGiovanni Paolo Maiolo e l’assessore al Turismo Francesca Cerini ed i relativi uffici.

 

IL PROGETTO

Il nome del progetto, “Lake likes bikes”, non è solo uno slogan ma una realtà da prendere alla lettera. “Al lago piacciono le biciclette”; al lago di Garda piace essere avvicinato senza fretta e senza lo stress del traffico automobilistico. L’amore è ricambiato e anche alle biciclette piace il nostro lago, come testimoniano le migliaia di appassionati che lo scelgono come loro meta.

Il territorio di Desenzano sembra fatto su misura per la bicicletta. Lo rendono tale la rete viabilistica secondaria poco trafficata, la varietà e la dolcezza del paesaggio ed i luoghi di interesse storico, culturale ed eno-gastronomico. Non da ultimo, le distanze e i dislivelli contenuti lo mettono alla portata del ciclista occasionale, magari in sella ad una e-bike, mentre per i più allenati non mancano le possibilità per concatenare anelli impegnativi.

Servita com’è da collegamenti ferroviari e di navigazione attrezzati per il trasporto cicli, Desenzano è il punto di partenza ideale per esplorare al ritmo di una bicicletta la fascia a lago e l’entroterra delle colline moreniche.

I percorsi “Desenzano bike” rispondono perciò a due domande emergenti, quella di un turismo lento e consapevole, curioso e rispettoso dei luoghi che attraversa, e quella di un’attività fisica all’aria aperta, salutare e in grado di ridare benessere al corpo e alla mente. E si prestano altrettanto bene per incentivare la mobilità ciclistica come alternativa all’automobile.

Dove possibile, i tracciati seguono una sede protetta; altrimenti percorrono strade vicinali a basso traffico oppure promiscue. Può essere utilizzato qualsiasi tipo di bicicletta perché il fondo è asfaltato, salvo brevi collegamenti.

I percorsi sono segnalati con indicazioni in tutti i punti di svolta, evidenziando i possibili collegamenti. Non esiste un punto obbligato di partenza né un verso preferenziale di percorrenza e ciascuno potrà costruire il suo itinerario a misura di tempo, voglia e… gambe.


I PERCORSI

LUNGOLAGO – Desenzano e Rivoltella. Il tracciato di 8 km attraversa fronte lago l’intero territorio comunale, dal confine con Lonato a quello con Sirmione, intersecando i collegamenti con i percorsi interni: dalla “spiaggia d’oro” alla stazione ferroviaria e da Rivoltella alla campagna retrostante. Questo consente di chiudere l’itinerario rientrando dall’anello rosso.

Anello ROSSO – Centenaro. L’anello si sviluppa per 19 km e transita presso le località di Centenaro e Montonale basso e zone di interesse come il sito palafitticolo del Lavagnone. Consente un facile collegamento con la zona di San Martino della Battaglia.

SAN MARTINO – San Martino della Battaglia. Il breve percorso di 6 km costituisce un raccordo tra l’anello rosso, l’abitato di San Martino e il complesso monumentale della celebre torre risorgimentale, alternando luoghi di interesse storico a incantevoli colline coltivate a vigneto.

Anello VERDE – Vaccarolo. Lungo 15 km e leggermente ondulato, si sovrappone in parte con l’anello rosso, per poi svilupparsi a sud del territorio comunale andando a lambire le località di Vaccarolo, San Bernardino e Locustione, in un paesaggio punteggiato di cascine e campi coltivati.

La torre di San Martino della Battaglia.

 

PENSILINE E PUNTI DI SOSTA

In otto punti d’interesse sono state collocate altrettante pensiline di sosta. Sono strutture metalliche coperte che permettono di parcheggiare la bicicletta, sedersi all’ombra per dare un’occhiata alla cartina o semplicemente fermarsi un attimo a riprendere fiato. Tutte le pensiline sono nei pressi di parcheggi liberi o a pagamento (nella stagione estiva) e costituiscono quindi possibili punti di partenza e di arrivo:

1. Vo’ | 2. Desenzanino | 3. Spiaggia d’oro | 4. Zattera | 5. San Martino d/B | 6. San Martino Torre | 7. Vaccarolo | 8. Montonale basso

TRACCE NAVIGABILI E GPS

Dalla pagina www.comune.desenzano.brescia.it/italian/itinerari_bici.php, o inquadrando il QR riportato sui pannelli e sulla cartina, sarà possibile scaricare la traccia degli itinerari in formato GPX e navigarla tramite il proprio smartphone.

La mappa dei percorsi.

 

 

IL BELLO E IL BUONO DELLA BICICLETTA

La bicicletta unisce il bello e il buono, evoca il senso di libertà e sa essere utile. Sui pannelli sono riportate alcune citazioni storiche e recenti ispirate alla bicicletta:

Il piacere della bicicletta è quello stesso della libertà. Domani la carrozzella automobile ci permetterà viaggi più rapidi e più lunghi, ma non saremo più né così liberi né così soli: la carrozzella non potrà identificarsi con noi come la bicicletta, non saranno le nostre gambe che muovono gli stantuffi, non sarà il nostro soffio che la spinge nelle salite. [Alfredo Oriani, “La bicicletta”, 1902]

La bicicletta è uno strumento che crea soltanto domande che è in grado di soddisfare. Ogni incremento di velocità dei veicoli a motore determina nuove esigenze di spazio e di tempo: l’uso della bicicletta ha invece in sé i propri limiti. [Ivan Illich, “Energy and Equity”, 1973]

Un Paese è sviluppato non quando i poveri posseggono automobili, ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette. [Gustavo Petro, sindaco di Bogotà 2012-2015]

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