Il Pinocchio di Matteo Garrone a Lonato e Salò

LONATO - Arriva nelle sale del Garda il «Pinocchio» diretto da Matteo Garrone. Nel cast Roberto Benigni nei panni di Geppetto, Gigi Proietti in quelli di Mangiafuoco. La recensione di Camilla Lavazza.

Trama: La celebre fiaba di Pinocchio in una versione cinematografica che riprende con attenzione e fedeltà il testo originale lasciandone scaturire tutta la poesia.

Il povero falegname Geppetto si costruisce un burattino, pensando di girare il mondo e guadagnarsi un pezzo di pane, ma la sua creatura di legno è viva e pronta a vivere mille avventure…

Il film è in programmazione al Multisala King di Lonato fino a mercoledì 1° gennaio (www.multisalaking.it)

Sarà poi al cinema Cristal di Salò sabato 28 ore 21,15; domenica 29 ore 15,30 e 21,15, lunedì 30 ore 21,15 (www.cinemacristal.it/lagodigarda/in-programmazione.html)

 

Critica: in ogni grande produzione cinematografica, si sa, lavorano moltissime persone, basta aver la pazienza di leggere i titoli di coda.

Guardando questa versione di Pinocchio però, in particolare, si sente che il regista Matteo Garrone ha saputo creare e dirigere un squadra in cui ciascuno è importante ed ha contribuito alla riuscita del film, a partire dagli interpreti, ognuno impegnato a far bene la propria parte affrontando i ruoli con estremo rispetto, ai costumi ed il trucco che sono una gioia per gli occhi, alla fotografia che dosa sapientemente le tinte terrose della campagna su cui spicca il rosso del costume di Pinocchio ed il controluce, usato in molte scene, che ne fa risaltare la silhouette (ricordando le illustrazioni della versione a stampa del 1883), fino alle stupende scenografie di Dimitri Capuani, che aveva curato anche quelle spettacolari de Il racconto dei racconti. E pure collaboratore abituale di Garrone è il montatore, Marco Spolentini, agevolato da una regia sicura e da una sceneggiatura fedelissima al testo, di cui tralascia pochi passaggi per non appesantirne la durata (peccato solo per non aver inserito la scena di Melampo), tenendo sempre presenti la poesia e il divertimento.

Lo stupore iniziale dovuto alla perfezione del trucco (la “pelle” di legno di Pinocchio è impressionante) cede presto il passo all’immersione totale in questo mondo fantastico in cui il piacere di riconoscere gli episodi ed i notissimi personaggi della storia si confonde con quello di scoprire chi si cela sotto i loro panni (un plauso particolare al Casting): Roberto Benigni è un Geppetto tenerissimo e toccante (dimentichiamo il suo non riuscito Pinocchio del 2002, lui è nato per essere il falegname, non il burattino), il piccolo Federico Ielapi un Pinocchio perfetto, capace di alternare espressioni di dolce ingenuità con altre da furbo monello, Gigi Proietti, seminascosto dalla gran barba nera, comunica solo attraverso lo sguardo del suo Mangiafuoco, rinunciando ad ogni istrionismo, Marine Vacht è la fata turchina adulta a cui dona un fascino misterioso e lo stupore del cambiamento da bambina ad adulta (la ricordiamo come sfolgorante protagonista di Giovane e Bella di Ozon), e poi ci sono il Gatto e la Volpe, interpretati con entusiasmo rispettivamente da Rocco Papaleo e da Massimo Ceccherini, che escono felicemente dal difficile confronto con la coppia Franco e Ciccio del film di Comencini.

Infine ci sono tutti i personaggi di contorno: il Grillo parlante (Davide Marotta, che interpreta anche uno dei burattini del Teatro), la Lumaca, i Dottori, il Giudice, il Maestro (non si lamentino gli studenti d’oggi a cui, per fortuna, sono risparmiate le bacchettate ed i ceci), L’Omino di Burro, Mastro Ciliegia e tanti altri, bravissimi attori che valorizzano le loro parti con professionalità.

Garrone entra con rispetto nel mondo di Collodi conservando il suo stile (la scena della trasformazione di Pinocchio e Lucignolo in somari è decisamente inquietante) e ci restituisce la magia di una delle storie più amate e conosciute al mondo, capace ancora di emozionare.

Camilla Lavazza

Scheda

Regia Matteo Garrone

Sceneggiatura Matteo Garrone, Massimo Ceccherini

Personaggi e interpreti:

Pinocchio Federico Ielapi

Geppetto Roberto Benigni

Mangiafuoco Gigi Proietti

Il Gatto Rocco Papaleo

la Volpe Massimo Ceccherini

la Fata Marine Vacth

la Fatina Alida Baldari Calabria

la Lumaca Maria Pia Timo

il Corvo Massimiliano Gallo

la Civetta Gianfranco Gallo

il Grillo Davide Marotta

il Giudice Teco Celio

il Maestro di scuola Enzo Vetrano

Lucignolo Alessio Di Domenicantonio

l’Omino di burro Nino Scardina

il direttore del circo Massimiliano Gallo

i Circensi Guillaume Delaunay, Giuliano Del Taglia

il Tonno Maurizio Lombardi

Giangio Domenico Centamore

Mastro Ciliegia Paolo Graziosi

l’Oste Gigio Morra

Remigio Mauro Bucci

il Venditore dell’emporio Sergio Forconi

i Burattini Luisa Ragusa, Massimo Viafora, Giuliano Del Taglia, Claudio Gaetani,

Giovanni Iovino, Betty La Padula, Aldo Marinucci, Davide Marotta

il Banditore Ciro Petrone

Fotografia Nicolaj Bruel

Colonna sonora Dario Marianelli pubblicata da Air-Edel Associates Ltd

la canzone “Passo a passo” è cantata da Petra Magoni

Montaggio Marco Spoletini

Scenografie Dimitri Capuani

Costumi Massimo Cantini Parrini

Prosthetic Make-up designer Mark Coulier Concept Artist e Character Designer Pietro Scola Di Mambro

VFX Supervisor Massimo Cipollina Effetti visivi One of Us e Chromatica

Suono presa diretta Maricetta Lombardo

Truccatrice Dalia Colli

Parrucchiere Francesco Pegoretti

Casting Francesco Vedovati

Location manager Gennaro Aquino

Organizzatore generale Gian Luca Chiaretti

Produttori esecutivi Alessio Lazzareschi, Peter Watson, Marie-Gabrielle Stewart

Produttori associati Raffaella Leone e Andrea Leone

Produttori Matteo Garrone, Jean e Anne-Laure Labadie, Jeremy Thomas, Paolo Del Brocco

Durata 125 min

 

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