Collettore del Garda: avanti sulla strada tracciata

LAGO DI GARDA - Oggi la riunione della "cabina di regia" convocata dal Ministero dell'Ambiente sul tema depurazione. Si è deciso di convocare entro due settimane un tavolo di approfondimento tecnico sugli aspetti ambientali riguardanti l'asta del fiume Chiese e, entro fine marzo, confermare l'iter già condiviso.

Questa mattina, 27 febbraio, si è svolta nella sede di Azienda Gardesana Servizi la riunione tecnica della Cabina di Regia per il collettore del Garda. Oggetto: il punto della situazione sul progetto, i cui primi cantieri inizieranno sulla sponda veronese a dicembre, ed esaminare le rimostranze dei sindaci dell’area del Chiese presentate al Ministero dell’Ambiente la scorsa settimana.

Questo il comunicato stampa diffuso da Ato Veronese:

Due settimane per convocare un tavolo di approfondimento tecnico sugli aspetti ambientali riguardanti l’asta del fiume Chiese e poi, entro fine marzo, confermare l’iter già condiviso. Questa mattina, 27 febbraio, si è svolta la riunione tecnica della Cabina di Regia per il Collettore del Garda. Oggetto: il punto della situazione sul progetto, i cui primi cantieri inizieranno sulla sponda veronese a dicembre, ed esaminare le rimostranze dei sindaci dell’area del Chiese presentate al Ministero dell’Ambiente la scorsa settimana.

A causa delle misure di prevenzione per il contenimento del contagio da Coronavirus la riunione si è svolta in teleconferenza.
Collegati il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) con il professor Francesco Napolitano, e, in connessione telefonica, il direttore generale del Ministero dell’Ambiente – direzione generale per la sicurezza del suolo e dell’acqua – Maddalena Mattei Gentili.
Per la Regione Veneto era presente in streaming l’ingegner Fabio Strazzabosco, direttore della Direzione Ambiente della Regione Veneto e l’ingegner Andrea Penzo; per la Regione Lombardia, la dottoressa Viviane Iacone, dirigente Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile.
Per il Consiglio di Bacino (Ato) di Brescia erano presenti il presidente Aldo Boifava e Marco Zemello, direttore generale, oltre ad Acque Bresciane con l’ingegner Mauro Olivieri, direttore tecnico.
Per il Consiglio di Bacino (Ato) Veronese erano presenti il presidente Bruno Fanton e il direttore Luciano Franchini;
Per Azienda Gardesana Servizi (Ags), il presidente Angelo Cresco e il direttore Carlo Alberto Voi.
Per il territorio gardesano, il presidente di Ats Garda Ambiente Giovanni Peretti.

La Cabina di Regia ha stabilito che nei prossimi quindici giorni sarà costituito un tavolo di approfondimento: al tavolo siederanno i componenti della Cabina di Regia e un tecnico individuato dai sindaci del territorio dell’asta del Chiese. L’obiettivo è escludere qualsiasi rallentamento dei procedimenti in corso per la realizzazione del Collettore.

Il tavolo di approfondimento vuole infatti delucidare tutti gli aspetti ambientali a ricaduta sui territori del fiume Chiese, ed è stato chiamato in causa per analizzare l’impatto che gli interventi progettati potranno avere sulle aree dei territori che li ospitano, con l’eventuale individuazione di misure compensative e di riqualificazione ambientale.

L’aspetto rilevato e da tutti condiviso è la tempistica: la necessità, cioè, di non ritardare ulteriormente i procedimenti amministrativi in corso.
Durante la riunione è stato confermato dai tecnici di Acque Bresciane e di Ags lo stato di ammaloramento delle condotte sublacuali, che sono arrivate al limite della loro vita utile e sono state oggetto più volte di interventi. La loro condizione attuale non permette ulteriori tentennamenti sulla realizzazione del nuovo sistema di collettamento del Garda.

Per questo motivo il tavolo sarà convocato nelle prossime due settimane, ed entro la fine di marzo il procedimento di approfondimento sarà concluso, al fine di evitare ulteriori rinvii.
Lo scopo del tavolo di approfondimento è chiarire se esistono reali necessità ambientali al di là di quelle prese in considerazione, per avere un quadro più completo possibile.

Le Regioni Veneto e Lombardia hanno dichiarato di mettere da subito a disposizione tutti i dati e i campioni raccolti dalle rispettive Arpa senza alcuna riserva, in quanto dati pubblici e pubblicati.
Ato, Ags e Ats sono concordi ad approfondire ulteriormente quanto già appurato attraverso gli studi di impatto ambientale, ribadendo però in modo fermo che a Peschiera, per quanto riguarda la parte bresciana, confluiranno solo i reflui di Sirmione e di Desenzano (oltre, chiaramente, a quelli della sponda veronese).

Ha dichiarato Bruno Fanton, presidente di Ato Veronese: “La certezza che sia stata confermata anche dal Ministero l’assoluta necessità sul proseguimento dell’iter definitivo, e che acceleri il lungo tempo che è trascorso finora, è per noi una rassicurazione – ha dichiarato Bruno Fanton, presidente dell’Ato Veronese -. Siamo fiduciosi che questo ulteriore tavolo tecnico sia un passo avanti per il completamento del complesso decisionale in merito a un argomento così importante come la salvaguardia del Lago di Garda”.

 

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