Turismo e commercio: il Trentino progetta la Fase 2

TRENTINO - In Trentino tavoli tecnici per individuare le migliori prassi da seguire per la riapertura delle diverse attività. Tre i fattori-guida per far ripartire il settore turistico: dispositivi di protezione individuale, sanificazione degli ambienti e distanziamenti.

Più di 70 persone hanno partecipato ieri in videoconferenza alla seduta congiunta dei tavoli tecnici istituiti dall’Assessorato all’Artigianato, Commercio, Promozione, Sport e Turismo della Provincia di Trento per mettere a confronto i responsabili della sanità trentina e i rappresentanti delle categorie economiche e del mondo del lavoro nei diversi comparti (alberghi, pubblici esercizi, negozi ecc.) al fine di arrivare preparati all’avvio della cosiddetta “Fase 2”.

Ad aprire l’incontro l’assessore Roberto Failoni e il dottor Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria. “Per la Fase 2 ci sentiamo in dovere di dare delle risposte concrete e veloci al mondo del lavoro, in modo che tutte le nostre aziende, piccole o medie che siano, possano riaprire la propria attività in massima sicurezza – ha detto Failoni, che poi conclude: – Credo che questo passaggio sia fondamentale per dare quella serenità di cui nostri imprenditori hanno bisogno in questo momento di grande difficoltà”.

Tre sono i fattori-guida che consentiranno sia la riapertura del settore turistico, motore strategico per l’economia del Trentino, sia la ripartenza generale delle attività produttive: dispositivi di protezione individuale, sanificazione degli ambienti e distanziamenti.

Affiancato dalla dottoressa Giuseppina Pezzarossi, il dottor Ferro ha presentato i principi generali per la Fase 2 – “Le linee di indirizzo elaborate dalla sanità pubblica permetteranno di riavviare in sicurezza le attività produttive e la mobilità generale della popolazione – ha detto – fondamentale sarà però la predisposizione di un sistema di monitoraggio quanto più possibile capillare per evidenziare ed isolare prontamente eventuali nuovi casi, al fine di impedire una nuova diffusione del virus e la creazione di nuovi focolai”.

Il lavoro dei quattordici tavoli individuati assieme alla sanità andrà ad agevolare l’attività del Comitato di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro che coinvolge al suo interno le diverse parti sociali. I quattordici gruppi di lavoro, con finalità molto operative, consentiranno alla sanità trentina di individuare, assieme a chi ha maturato una profonda competenza nel settore, le migliori pratiche da seguire per la tutela della salute e il riavvio delle attività turistico-commerciali.

“Chiaramente la sfida che abbiamo davanti non è semplice – ha detto ancora l’assessore Failoni – tuttavia, siamo convinti che grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti riusciremo a individuare ed applicare le migliori pratiche per garantire la sicurezza dei cittadini trentini e degli ospiti, e far ripartire così l’attività delle migliaia delle nostre aziende e dei loro lavoratori”.

I tavoli, che coprono tutto l’ampio ventaglio delle attività riconducibili al commercio e al turismo, sono i seguenti:

  1. Ospitalità 1 (alberghiero);
  2. Ospitalità 2 (extralberghiero – B&B, garnì, agriturismi, rifugi);
  3. Ospitalità 3 (extralberghiero – campeggi);
  4. Ospitalità 4 (appartamenti);
  5. Ristorazione;
  6. Pubblici esercizi;
  7. Commercio al dettaglio e all’ingrosso;
  8. Supermercati – GDO;
  9. Musei/Castelli;
  10. Impianti a fune;
  11. Eventi;
  12. Esperienze;
  13. Luoghi pubblici e Impianti sportivi;
  14. Trasporti di persone.

 

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