“Belle donne per tutta la città”. Per i pubblicitari lo spot di Lazise è sessista

LAZISE - L'Associazione dei Pubblicitari Italiani (ADCI) bolla come sessista un video promozionale dell'Amministrazione comunale di Lazise. Guardalo qui e giudica tu.

«Inconcepibile, sia lo spot sia come l’amministrazione locale possa averlo voluto», dice in una nota l’Associazione dei Pubblicitari Italiani (ADCI).

Questa la frase incriminata: «Belle donne per tutta la città, per tutti i gusti e di tutte le nazionalità. Le puoi invitare in spiaggia e cantare loro d’amore, al tramonto non potran dire di no».

«Così Lazise – dicono i pubblicitari -, gradevole cittadina veneta che poggia sul Lago di Garda, si promuove in uno spot verso una futura possibile clientela. A far da cornice un’amministrazione comunale che si compiace di quanto prodotto con il video creato grazie alla canzone creata dalla Alefusco4th band.

Diverso è invece il giudizio dell’opinione pubblica e di chi invece la pubblicità la fa sul serio: “Parole sessiste che ci riportano all’età della pietra” è il lapidario commento dell’ADCI Art Directors Club Italiano, l’associazione che riunisce i pubblicitari italiani, che stronca senza riserve l’infelice trovata.

“Al giorno d’oggi un professionista della comunicazione non può in nessun modo presentare un messaggio promozionale di questo tipo, ed è ancora più paradossale che siano le amministrazioni comunali ad approvare contenuti di questo genere – commenta Vicky Gitto, presidente di ADCI –. Come associazione di categoria sono anni che ci impegniamo, grazie anche al progetto Equal, nel promuovere campagne pubblicitarie che rappresentino immaginari evoluti contro ogni tipologia di discriminazione.”

“Non è un fatto da minimizzare perché si tratta di uno spot per un piccolo Comune – continua Gitto – perché alla stessa stregua di una campagna nazionale può avere anche questo un grande impatto sulle persone. Purtroppo questo tipo di ‘incidente’ non è la prima volta che capita soprattutto quando sono coinvolte le amministrazioni locali, questo perché hanno modalità di scelta dei partner decretate da logiche di selezione spesso confuse e poco meritocratiche, che poi portano a risultati come questo.”

Ecco il video promozionale incriminato. Giudicate voi.

 

 

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