Ribaltone a Padenghe: «Stravolto il voto popolare del 2019»

PADENGHE - Il vicesindaco e gli assessori silurati: «Chi ha perso governa e chi ha vinto va all’opposizione. Chiara l’ingerenza dei partiti politici, contro l’autonomia a cui si è sempre ispirata la nostra lista civica. Onestà avrebbe voluto che si tornasse al voto».

Dopo la decisione del sindaco Albino Zuliani, che lunedì 3 ha firmato il decreto di revoca degli incarichi al vice e a due assessori (ne abbiamo scritto qui), intervengono l’ex vicesindaca Patrizia Avanzini, gli ex assessori Luisella Girardi e Mario Zanoni e i consiglieri Alessio Andreis, Andrea Rodella e Mariachiara Aguzzi.

«Questa mattina – scrivono i sei consiglieri -, senza alcun preavviso e nonostante i ripetuti inviti al chiarimento e al dialogo, è stata notificata dalla Polizia Locale, presso le nostre abitazioni, l’Ordinanza del Sindaco Albino Zuliani che ci priva di ogni incarico amministrativo. 

Contestualmente Zuliani ha nominato assessori alcuni componenti dell’attuale minoranza, stravolgendo di fatto il risultato del voto popolare che, due anni fa, in modo netto ed inequivocabile, assegnava a “Padenghe con Te”, la nostra lista nata nel 2009, il 55.7% dei consensi, contro il 44,3% degli avversari sconfitti. Un chiaro segno di continuità con le due precedenti Amministrazioni Avanzini.

Apprendiamo da un documento su Whatsapp a firma Giancarlo, Dino, Mauro e Giulio, (supponiamo i consiglieri della ex minoranza), che “il Sindaco Albino Zuliani li ha contattati qualche settimana fa”, quindi c’è tutta la premeditazione del caso, e che “E’ stata una trattativa lampo avvallata dalle rispettive segreterie politiche provinciali”. Chiara l’ingerenza dei partiti politici, contro l’autonomia a cui si è sempre ispirata la nostra lista civica.

Inoltre è detto chiaramente nel Decreto del Sindaco Zuliani che la colpa principale dei sei consiglieri esautorati dalle loro funzioni, è avere presentato una Mozione finalizzata a difendere gli interessi della Casa di Riposo di Padenghe, degli ospiti e di tutti i lavoratori, scelta di cui siamo orgogliosi.

E’ evidente che il progetto “le mani su Padenghe” parte da lontano e da fuori, senza alcun rispetto per la volontà elettorale dei Cittadini di Padenghe. Del resto sappiamo bene quanto il nostro territorio e le sue risorse stimolino gli interessi speculatori.         

Per dieci anni, durante l’Amministrazione Avanzini, lo abbiamo difeso e valorizzato. Ora continueremo le nostre battaglie serenamente dall’Opposizione, a cui ci ha relegato non il voto popolare, ma una meschina manovra politica.

Chiediamo scusa ai 1.432 Cittadini di Padenghe che hanno scelto nel 2019 Padenghe con Te, per l’ingenuità commessa nel fidarci di un candidato sindaco rivelatosi inefficiente, incapace di gestire una maggioranza e voltagabbana.

Onestà avrebbe voluto che si tornasse al voto lasciando ai Padenghini la scelta della nuova maggioranza.

Terremo gli occhi ben aperti – concludono Patrizia Avanzini, Luisella Girardi, Mario Zanoni, Alessio Andreis, Andrea Rodella e Mariachiara Aguzzi – in particolare su Casa di Riposo, Edilizia convenzionata, Piano di Governo del Territorio ed ex Cave Maraggi. Nonostante il tradimento subìto, ci siamo ancora, siamo con Padenghe».

Patrizia Avanzini.

 

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