Strada della Forra: la rabbia del Comune, le rassicurazioni della Provincia

TREMOSINE - Il Comune parla di tempi lunghissimi prospettati dal progetto della Provincia per la riapertura: 340 giorni. La Provincia rassicura: «Restituiamo al territorio una strada sicura entro il mese di settembre». Intanto Comune e privati minacciano una class action contro il Broletto.

Ieri in una conferenza online (la puoi rivedere su YouTube a questo link) il sindaco di Tremosine Battista Girardi ha reso note le tempistiche shock ipotizzate nel progetto da 1 milione e 640mila euro predisposto dal Broletto per i lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza della strada: 50 e 80 giorni lavorativi per i lotti da eseguire nel tratto tra i due ristoranti (in fase di appalto); 40 e 170 giorni per le tranche da attuare nella forra, per il ripristino delle paramassi (sul cui appalto ancora non si sa nulla).

In totale sono 340 giorni. Quasi un anno. Una prospettiva che getta nello sconforto l’intero paese, 2mila abitanti e 500mila presenze turistiche annue.

«Tempistiche inaccettabili», dice il sindaco. «Scioccanti» le definisce Moreno Zocchi dell’Associazione Strada della Forra. La presidente della Pro Loco, Francesca Figerio, si dice «sbigottita» e parla di «danni d’immagine incalcolabili».

La riapertura della principale strada di accesso al paese (le alternative sono la Sp 115 che sale da Limone e la Tignalga, con tempi di percorrenza per chi lavora in riviera e per i turisti che si dilatano di 30-40 minuti sia all’andata che al ritorno) slitterà dunque al 2022. «Attivando più cantieri contemporaneamente si potrebbero accorciare i tempi, ma anche così ci vorranno almeno sei mesi», dice Girardi, profondamente amareggiato con la Provincia: «Evidentemente l’ente proprietario della strada non è in grado di gestirla. Sono trascorsi 7 mesi dal dissesto e nulla è stato fatto».

Una class action contro la Provincia

Da qui la decisione del Comune di schierarsi a fianco delle aziende di Tremosine intenzionate ad intraprendere un’azione legale contro la Provincia per i disagi creati dalla prolungata chiusura della SP 38.

Dice il sindaco Battista Girardi: «L’Amministrazione sta valutando seriamente l’opportunità di partecipare, a nome di tutti i cittadini, alla class action non ancora formalizzata ma avviata da 18 attività».

C’è grande preoccupazione anche sul fronte sanitario: «Il rischio è non riuscire ad arrivare in tempo utile per i soccorsi», dice la presidente dei Volontari Tremosine, Lucia Panada, che sta lavorando per rendere più agevole l’atterraggio dell’elisoccorso. Proprio ieri c’è stato un sopralluogo dei tecnici del 118 di Brescia per valutare la questione. Si sta facendo il possibile per attivare una nuova piazzola a Pieve.

E la Provincia? Presidente e tecnici erano stati invitati alla conferenza di ieri. Non si è visto nessuno.

Lunedì 12 un presidio di protesta

Lo organizza, lunedì 12 alle 20 in località Brasa, poco a monte dei dissesti che dal 28 dicembre scorso impongono la chiusura dalla SP 38 per Tremosine, l’associazione Strada della Forra.

«Se anche tu sei indignato per la chiusura della nostra strada – scrivono gli organizzatori – non puoi mancare». La manifestazione è promossa per sollecitare «un tempestivo ripristino della viabilità e l’immediata riapertura di una delle strade più belle del mondo».

«Più saremo e più ci ascolteranno», dicono i promotori del presidio, che al termine del sit-in offriranno ai presenti un rinfresco, nel rispetto delle normative anti Covid. I partecipanti potranno parcheggiare presso il ristorante pizzeria Brasa.

Intanto anche l’attore Fabio Testi, nei giorni scorsi in visita a Tremosine, ha lanciato un appello alla Provincia di Brescia per la riapertura della strada (lo puoi vedere qui).

La Provincia: stiamo facendo il possibile, la sicurezza prima di tutto

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, interviene in merito alle recenti polemiche sulla strada della Forra con un comunicato stampa diffuso nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì, che pubblichiamo integralmente.

Siamo consapevoli ha dichiarato il Presidente Alghisi dellimportanza strategica della strada della Forra, del patrimonio storico, paesaggistico e della valenza che la stessa strada ha per attrattività turistica e stiamo lavorando con celerità e mettendo a disposizione importanti risorse economiche. Per questo abbiamo messo subito a bilancio 600mila euro, che sono poi diventati 2,4 milioni, tutti a carico dellEnte Provincia, ai quali vanno aggiunti 160 mila euro, già spesi per i primi immediati interventi”.

La Provincia è intervenuta subito dopo le copiose precipitazioni nevose del 28 dicembre scorso, quando la caduta di massi e alberi ha riempito le barriere paramassi a protezione della sede stradale della SP 38 “Tremosine – Tignale”, che hanno riversato sulla carreggiata provinciale neve e materiale proveniente dal versante montano. Pertanto è stata sospesa la circolazione stradale per tutti gli utenti in transito dal km 0+000 al km 5+000 e istituito il limite di velocità a scalare a 40 km/h e il divieto di sorpasso nei punti di avvicinamento alla chiusura. Da quel giorno sono iniziati i lavori per pulire la strada, tagliare le piante divelte sulle scarpate a monte della sede stradale, ricostruire muretti crollati, realizzare nuovi banchettoni per la posa di barriere di sicurezza, in sostituzione di quelle distrutte dalla caduta di alberi, e ripristinare la pavimentazione bituminosa, con relativa segnaletica orizzontale in alcuni tratti particolarmente ammalorati.

I lavori di pulizia dai detriti di disgaggio massi pericolanti e rimozione del verde sono iniziati immediatamente dopo i sopralluoghi del 7 gennaio, non hanno mai subito interruzioni e si sono conclusi alla fine di febbraio. Hanno riguardato lo svuotamento delle reti, la pulizia della strada, il disgaggio dei sassi pericolosi, la rimozione delle essenze arboree cadute sulla viabilità e lo smaltimento. La spesa sostenuta per l’esecuzione di tali interventi è ammontata a circa 160 mila euro. Sono state inoltre ripristinate le barriere divelte e sostituite quelle inidonee. Tutte queste opere, che potevano essere svolte mediante gli appalti di manutenzione dell’Ente, sono state attivate immediatamente ed eseguite con celerità.

Il 17 marzo, è stato aperto un tratto transitabile dal km 4+900 al km 5+000, il 7 maggio è stato aperto il tratto dal km 3+735 al km 4+900 ed infine il 14/06/2021 ne è stato aperto un altro tratto fino al km 3+500. Lo stato di usura delle barriere paramassi impone tuttavia la loro sostituzione e, permanendo la situazione di pericolo per la sottostante viabilità, non è possibile riaprire al transito prima della definitiva messa in sicurezza.

Rimane chiuso ha continuato Alghisi – il tratto che risulta più pericoloso, che non potrà essere aperto senza linstallazione di barriere paramassi che possano mitigare il rischio caduta massi sulla sede stradale. Abbiamo fatto incontri in Comunità Montana con il Presidente Pace e il sindaco Girardi per analizzare insieme la situazione. Chi amministra un Comune conosce bene certe procedure e quindi spiace vedere alcune dichiarazioni che non corrispondono al concreto impegno della Provincia di Brescia. Se il sindaco Girardi crede di avere soluzioni migliori per accorciare i tempi, le proponga e lEnte che rappresento sarà ben felice di trasferire le risorse necessarie al Comune di Tremosine o alla Comunità Montana. Visto che in quella zona sono presenti altre due strade provinciali, siamo disponibili anche, qualora il sindaco fosse daccordo, a trasferire la strada al Comune, attivando una procedura di dismissione in Regione Lombardia”.

Si ricorda che al termine di una approfondita fase di verifica e rilievo da parte di un geologo esperto, con calate lungo i cigli e in parete in un ambiente particolare e con criticità evidenziate nella relazione geologica, è stato approvato il progetto definitivo complessivo dellopera che è stato suddiviso in due lotti funzionali anche al fine di accelerarne l’esecuzione.

Alghisi: restituiamo al territorio una strada sicura entro il mese di settembre

E’ stato approvato il progetto esecutivo del Lotto I ed è ora in gara dappalto: nel bando è prevista la consegna immediata dei lavori che dureranno due mesi.

Per lapprovazione del progetto esecutivo del secondo lotto è invece necessaria una modifica del progetto definitivo, visto il parere vincolante della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, riguardante un settore dintervento in fase di autorizzazione paesaggistica. I professionisti incaricati hanno già elaborato una soluzione tecnica che possa garantire la sicurezza della strada e allo stesso tempo assolvere alle citate prescrizioni.

Il progetto del secondo lotto verrà comunque approvato e mandato in gara entro la fine di luglio in modo che i lavori possano iniziare contemporaneamente a quelli del primo lotto.

L’importo preventivato per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della strada è pari a 2,4 milioni di euro, tutti a carico della Provincia di Brescia.

Spiace quindi constatare ha concluso il Presidente Alghisi che sulla stampa esca limmagine di una Provincia pigra e confusa, quando in realtà stiamo per restituire al territorio una strada sicura entro il mese di settembre, nei tempi previsti e già ampiamente comunicati. Spiace constatare che il sindaco Girardi, nonostante sia un Amministratore, attacchi la Provincia senza capire gli sforzi che sta facendo dal giorno stesso in cui la frana ha colpito la strada della Forra”.

 

 

I commenti sono chiusi.