Legge sulla navigazione: ecco cosa va cambiato

TOSCOLANO - Sabato l'assemblea della Comunità del Garda su navigazione e sicurezza. Al vaglio l'aggiornamento della legge interregionale sulla navigazione.

La tragedia di Greta e Umberto non sia vana. Dal loro sacrificio germogli una nuova idea di navigazione, più sostenibile, lenta, rispettosa delle persone, delle regole e dell’ambiente. È con questo spirito che sabato gli amministratori del lago si sono riuniti a Toscolano Maderno per l’assemblea tematica della Comunità del Garda, dedicata appunto alla navigazione.

«All’indomani dell’immane tragedia del 19 giugno – spiega la presidente, on. Mariastella Gelmini – dobbiamo confrontarci sulle norme che disciplinano la sicurezza delle acque. La normativa interregionale vigente (la puoi scaricare qui) ha più di 30 anni: è del tutto evidente che necessita di un aggiornamento».

In 30 anni il mondo della nautica è radicalmente cambiato, ci sono nuovi modi di frequentare le acque, nuove esigenze di tutela. Tante, dunque, le cose da cambiare in una disciplina (la prima e unica legge d’intesa tra tre Regioni in vigore in Italia), che all’epoca era all’avanguardia ma ora è superata.

Le ha elencate il comandante della Guardia Costiera, Antonello Ragadale.

Il comandante della Guardia Costiera del Garda, il Capitano di Corvetta Antonello Ragadale.

 

Innanzi tutto è da rivedere il quadro sanzionatorio, commisurando l’entità della sanzione alla tipologia di violazione.

Oggi, per esempio, la multa è la stessa, 170 euro, sia che un natante stazioni ormeggiato nella fascia protetta (una sorta di divieto di sosta), sia che sfrecci a velocità folle facendo pericolose evoluzioni in mezzo ai bagnanti.

Ragadale suggerisce inoltre di prevedere il divieto di stazionamento e ancoraggio nello specchio acqueo riservato alla balneazione (da segnalare con boe delimitatrici), istituendo appositi «corridoi di lancio» per il passaggio dei natanti. Andrà inoltre ridotto il limite di velocità nelle «acque ristrette» (porti e golfi).

 

Dovrà essere adeguata anche la disciplina dello sci nautico, introducendo, come al mare, l’obbligatorietà della patente nautica per il conduttore del mezzo trainante.

La revisione della legge dovrà poi tener conto delle nuove discipline sportive (sup, kitesurf, flyboard, wind foil e hydroflyer) e introdurre, per chi si immerge con le bombole, l’obbligo di una barca appoggio. Ragadale suggerisce infine di valutare l’eventualità di rendere obbligatorio, per le unità che espletano il trasporto passeggeri, il sistema AIS (automatic indentification system) diffuso nei mari di tutto il mondo, in modo da consentire un monitoraggio del traffico e garantire, in caso di emergenza, soccorsi immediati. Queste le principali richieste tecniche di aggiornamento della legge.

Ora la palla passa alla politica.

Battello passeggeri in servizio sul Garda.

 

 

I commenti sono chiusi.