Gargnano “perde” una stella, chef Maurizio Bufi lascia Villa Giulia

GARGNANO - Ad annunciarlo è lo stesso chef con un post su Linkedin: «Dopo una attenta e sofferta decisione, vi comunico che il mio percorso professionale come Executive chef presso l’ hotel Villa Giulia è giunto al termine».

Sappiamo bene che la stella Michelin viene attribuita al ristorante, ma è innegabile che il merito e la responsabilità sono dello chef. Villa Giulia, dunque, non perde la stella Michelin, ma verrà meno la stella polare che ha guidato la linea gastronomica del locale in questi anni.

Maurizio Bufi è Executive chef presso il ristorante dell’Hotel Villa Giulia, quattro stelle con vista sul lago e romantica terrazza, dal 2013 e nel 2017 il ristorante dell’hotel ha ottenuto la stella Michelin.

Bufi arriva da lontano: è originario di Molfetta, e dalla sua terra ha portato con sé i sapori di mare che coniuga con quelli di lago e di terra.

A Gargnano la stella di Villa Giulia si somma alle due assegnate dal 2014 a Villa Feltrinelli, il cui ristorante è affidato dal 2004 allo chef Stefano Baiocco, e a quella del Tortuga, lo storico locale sul porto della famiglia Filippini al quale, dal lontano 1980, la guida Michelin attribuisce una stella che continua a brillare.

Se consideriamo che Gargnano, in inverno, conta meno di 3mila abitanti, si potrebbe senza dubbio dire che è «il comune più stellato d’Italia, in rapporto alla popolazione». A grandi linee si conta una stella Michelin ogni 750 abitanti.

Ora però ci si interroga sul futuro di chef Bufi, che con un post su Linkedin fa sapere che «il mio percorso professionale come Executive chef presso l’hotel Villa Giulia è giunto al termine».

Scrive Bufi: «Non è stato facile prendere questa decisione sopratutto per l’amicizia e la professionalità che si sono consolidate nel tempo, ma è arrivato il momento di intraprendere un altro cammino per il quale partirò con un bagaglio ricco di esperienze e di storie che ho vissuto in questi anni importanti. Devo ringraziare vivamente tutte le persone che hanno contribuito a mettere in piedi questo progetto culminato in un prezioso riconoscimento: prima fra tutte la proprietaria, Barbara Bianchi, che, data la stima reciproca, ha sempre sostenuto le mie scelte; poi, il mio braccio destro, Denys, con cui ho condiviso un percorso professionale e di vita e al quale rivolgo i miei auguri più sinceri perché è cresciuto tantissimo e farà strada. Ringrazio infine tutti coloro che hanno vissuto e condiviso con noi questi anni indimenticabili».

Conclude lo chef: «Sono pronto ormai ad aprire un nuovo capitolo del libro della mia vita professionale.
Il titolo? A breve…».

 

 

 

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