Scoperto in Veneto un meccanismo per combattere l’obesità

VENETO - Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Complimenti con orgoglio. È un lavoro salvavita”. Pubblicata su Nature Metabolism la ricerca condotta dalla dott.ssa Camilla Bean e coordinata dal prof. Luca Scorrano.

Negli Stati Uniti quasi il 43% della popolazione è obeso, nella regione europea dell’Oms il 20%, in Italia quasi il 10%. L’obesità è un grave fattore di rischio per patologie cardiovascolari, per il diabete di tipo 2 e per certi tipi di tumori, ma mancano terapie farmacologiche.

Ora uno studio realizzato un Veneto apre nuove possibilità.

“Un passo avanti importante nella lotta a una delle condizioni più diffuse e pericolose al mondo porta la firma della ricerca veneta. Con orgoglio rivolgo i miei complimenti ai ricercatori dell’Università di Padova e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, il cui lavoro apre nuove prospettive nella lotta all’obesità”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, esprime la sua soddisfazione per la ricerca pubblicata su Nature Metabolism, condotta dalla dott.ssa Camilla Bean dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (Vimm) e coordinata dal prof. Luca Scorrano, ordinario di Biochimica del Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova.

“Una scoperta, la loro – prosegue Zaia – che costituisce una speranza in più per combattere una condizione che è una vera e propria patologia, foriera di tante gravi complicazioni, a volte mortali e ancora purtroppo priva di terapie farmacologiche. La ricerca in questo settore è una ricerca salvavita – conclude il Presidente – alla quale auguro il miglior successo, con l’orgoglio di trovarci di fronte a un lavoro prestigioso tutto veneto”.

 

 

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