Dall’acqua la vita: una mostra al Parco Natura Viva
BUSSOLENGO - Fondazione A.R.C.A. (Animal Research and Conservation in Action) e Acque Veronesi: una mostra al Parco Natura Viva sulla necessità di preservare l'acqua e tutte le specie animali che da essa dipendono, uomo compreso.
Al via la collaborazione tra Fondazione A.R.C.A. e Acque Veronesi, nel segno della tutela dell’acqua e degli animali che la abitano.
A partire da questo sabato e domenica e per tutte le prossime giornate festive, al Parco Natura Viva di Bussolengo sarà visitabile gratuitamente la mostra diffusa “Dall’Acqua la Vita: l’importanza dell’acqua per ogni forma vivente”. Per inaugurarla verrà organizzata una caccia al tesoro che, nei pressi dei nove cartelli tematici, metterà a disposizione gli indizi per completare il percorso. Al termine, presso il punto Fondazione A.R.C.A. nella piazza dei cammelli della Battriana, verrà consegnato un gadget a chi sarà riuscito a risolvere ogni enigma.
Con quest’iniziativa, adulti e bambini potranno capire meglio quali siano i cambiamenti che l’uomo sta apportando al pianeta Terra, con conseguenze che impattano sulla biodiversità e su milioni di persone. “La popolazione mondiale – spiega Katia Dell’Aira, biologa curatrice della mostra di Fondazione A.R.C.A. – usa il 54% dell’acqua potabile ricavabile da fiumi, laghi e falde acquifere sotterranee. Sono 780 milioni le persone che non hanno accesso regolare all’acqua. In questa situazione, risparmiarla diventa vitale sia per gli uomini che per gli animali”.
Tigri siberiane che abitano le foreste nel bacino del fiume Amur, ippopotami, gufi delle nevi che vivono tra i ghiacci polari, lontre giganti in pericolo di estinzione in Italia: tutti animali che dipendono da fiumi, laghi e mari per nutrirsi, trovare rifugio o semplicemente giocare.
Ma i pannelli condurranno il visitatore a spasso per un altro grave problema, ancora poco conosciuto. “Lo sfruttamento dell’acqua è anche dove meno ci aspetteremmo – prosegue Dell’Aira – ovvero nei nostri dispositivi elettronici. Sulle Ande l’estrazione del litio, metallo fondamentale per le batterie dei cellulari, impatta sugli ambienti acquatici tanto da sottrarre ai fenicotteri cileni il loro habitat acquatico necessario per nutrirsi e riprodursi.Ma anche le persone ne subiscono le conseguenze in termini di povertà e degrado”.
Insomma una risorsa, quella dell’acqua, che tutti diamo per scontata. Ma che stiamo mettendo in pericolo.
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