Fabio Volo, passeggiata relax all’eremo di San Valentino

GARGNANO - Fabio Volo, all'anagrafe Fabio Luigi Bonetti, attore, scrittore e conduttore radiofonico bresciano, sceglie la splendida passeggiata all'eremo di San Valentino per rilassarsi con i figli.

Passeggiata all’eremo di San Valentino per il noto attore e scrittore bresciano, che ha postato sui social una foto che lo ritrae, assieme ai figli, lungo il sentiero che porta all’eremo di San Valentino, nell’entroterra di Gargnano.

«Si va nella natura per ricordarsi che “siamo” la natura», scrive Volo.

L’escursione all’eremo di San Valentino, appollaiato tra le rocce a strapiombo sul lago, a 772 metri d’altitudine, è particolarmente apprezzata da camminatori e frequentatori della montagna per il panorama mozzafiato e le suggestioni dell’antico edificio.

Secondo tradizione l’eremo venne edificato nel XVII secolo, probabilmente tra il 1670 ed il 1680, da alcuni abitanti della Riviera scampati alla peste e rifugiatisi tra le rocce di questi monti. Presenta una piccola cappella ed altri locali di modeste dimensioni che, in passato, furono abitati da alcuni eremiti. L’ultimo, il veronese Geremia Paladini, vi dimorò nella seconda metà dell’Ottocento.

Il post di Fabio Volo.

 

L’eremo di San Valentino

L’Eremo di San Valentino si trova tra le rocce di Monte Comer, sopra Gargnano, nell’alto Garda Brescinao. Si narra che questa chiesetta appartata fu eretta dagli abitanti del paese come voto per essere riusciti a scampare, rifugiandosi proprio sul Monte Comer, dietro al Denervo, all’epidemia di peste che flagellò il paese nel 1630.

Il piccolo fabbricato si compone di una sacrestia, due minuscole stanze e un ripostiglio. Vicino alla cappella scaturiva una sorgente di acqua che alimentava una piccola cisterna.

L’eremo fu abitato tra tre eremiti: il primo visse qui nel 1684, il secondo nel 1760 e l’ultimo, Geremia Paladini, pare vivesse qui dopo il 1842 per fuggire agli obblighi di leva sotto la dominazione Austriaca. Alcuni scritti dell’epoca raccontano come passasse da un paese all’altro con il suo bastone e la sacca delle elemosine.

L’eremo di San Valentino visto dall’alto.

 

Lungo il sentiero che porta all’eremo.

 

La porticciola che si incontra sul sentiero poco prima di giungere all’eremo.

 

L’Eremo di San Valentino, luogo di grande suggestione.

 

 

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