Acque Bresciane e Provincia: “Condivideremo esito ispezioni sulla sublaucale”

LAGO DI GARDA - Acque Bresciane e Provincia di Brescia rispondono a i sindaci di Gavardo e Montichiari: «Questioni di sicurezza non avrebbero reso possibile la partecipazione di tecnici esterni. La relazione conclusiva e tutti i filmati girati in subacquea saranno resi pubblici».

Riportiamo una nota a firma del Cda e del direttore generale di Acque Bresciane, del presidente della Provincia e del Consigliere delegato al Ciclo idrico: «Leggendo le dichiarazioni dei sindaci di Montichiari e Gavardo (le abbiamo riportate qui), spiacciono le accuse di malafede rivolte all’intera società, a cui il Presidente della Provincia Samuele Alghisi rinnova la piena fiducia, all’indomani degli apprezzamenti bipartisan espressi in consiglio sull’operato del Gestore unico. Al netto delle tempistiche, per cui la Provincia si rammarica, le questioni di sicurezza non avrebbero comunque reso possibile la partecipazione di tecnici esterni alla società incaricata, tanto che nemmeno Acque Bresciane ha preso parte alle ispezioni.

Questo non significa sottrarsi al confronto, anzi: la relazione conclusiva e tutti i filmati girati in subacquea saranno resi pubblici sul sito della società e sarà un piacere presentarli in anteprima ai sindaci, come hanno concordato oggi il cda e la Direzione di Acque Bresciane con il presidente Alghisi e il consigliere Marco Apostoli, delegato al Ciclo idrico in Broletto».

Il Gestore ribadisce che «la dismissione delle sublacuali non è legata al loro stato di salute, ma agli accordi fra Ministero e Regione Lombardia e Veneto in vigore. Non è prevista infatti la raccolta e il trattamento dei reflui della sponda bresciana in territorio veronese nello schema di collettamento».

La priorità di Acque Bresciane è quindi «mantenere in esercizio e sicurezza le condotte, finché sarà necessario. Per questo ha eseguito l’Analisi di rischio secondo le più accreditate norme e procedure internazionali (DnV-RP-F116, “Integrity management of submarine pipeline systems”), e redatto un Piano che prevede il posizionamento permanente di un pontone per ispezioni e interventi in urgenza, oltre a un progetto di sostituzione di un tratto della condotta, nel caso di ripresa della proliferazione dei microorganismi responsabili di bioconcrezioni e vaiolazioni».

«La visione dei filmati e della relazione scaturita da quest’ultima ispezione – conclude la nota di Acque Bresciane e Provincia – saranno l’occasione per approfondire in modo costruttivo queste e altre questioni più specifiche, come l’impiego dei “pig” all’interno delle condotte, utilizzo che i tecnici sconsigliano per tubazioni in esercizio da molti anni, ritenendoli efficaci per le ispezioni precedenti la messa in esercizio delle opere».

Il collettore sublacuale che porta i liquami fognari dalla riviera bresciana a quella veronese.

 

 

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