Assistenti bagnanti, esami di riabilitazione a Salò
SALO' - Riprende anche sul Garda, dopo due anni di stop per il Covid, la formazione degli assistenti bagnanti abilitati al salvataggio. C’è una richiesta enorme di questa figura.
Sono 40 i futuri bagnini che venerdì scorso hanno superato l’esame di abilitazione a Salò, che grazie alla presenza della Guardia Costiera è la sola località lombarda in cui è possibile conseguire il brevetto MIP, il più avanzato, che consente di operare in acque aperte (mare), interne (laghi) e in piscina.
Un’altra sessione (25 iscritti) è in programma lunedì 23 maggio. Agli esami partecipano gli assistenti bagnanti lombardi già in possesso di brevetto di salvamento con abilitazione alla sorveglianza delle piscine, che ottengono così anche l’idoneità per operare in acque aperte, nei laghi e nel mare.
Formazione ed esami sono organizzati dalla sezione Salvamento della Federazione Italiana Nuoto, nelle persone del delegato regionale Pierpaolo Varisco e del fiduciario salvamento per Brescia e Cremona Riccardo Lancetti. A coordinare corsi ed esami c’è come sempre Beppe Chiappini, figura storica del nuoto a Salò, allenatore della Canottieri Garda (che offre supporto logistico alla formazione e alle prove d’esame) e maestro di salvamento della Federazione.
Per molti, soprattutto giovani, il brevetto è un’occasione per trovare lavoro o per pagarsi gli studi con un’occupazione estiva. «C’è una richiesta enorme di queste figure – dice Chiappini –, nelle piscine come al mare mancano migliaia di assistenti bagnanti. Chi partecipa alla formazione e prende il brevetto trova subito un lavoro».
Per ottenerlo gli aspiranti assistenti bagnanti devono saper manovrare a regola d’arte il pattino, che resta il mezzo ideale per il soccorso in acqua, e possedere le nozioni teoriche e pratiche richieste.
Resta, sullo sfondo, il tema della presenza, o meglio dell’assenza, dei bagnini nelle spiagge libere del lago, quelle non attrezzate. I Comuni non hanno obblighi in tal senso e se la cavano con un cartello che segnala la «balneazione non sicura per mancanza di servizio di salvataggio».
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