Alta tensione e mani addosso in conferenza dei capigruppo

RIVA DEL GARDA - Clima rovente e tensione alle stelle in conferenza dei capigruppo: Antonio Ferraglia (Lega) dà una manata in faccia al consigliere di minoranza Gabriele Bertoldi (Pd).

Un’immagine che si commenta da sola. Un consigliere della maggioranza (Vittorio Ferraglia, Lega) che mette le mani in faccia ad un collega della minoranza (Gabriele Bertoldi, Pd) durante la discussione in conferenza dei capigruppo.

E’ accaduto  ieri pomeriggio, 2 agosto a Riva del Garda, dove la conferenza dei capigruppo doveva ratificare le date dei due prossimi consigli comunali e il relativo ordine del giorno.

Il dibattito si è acceso e la tensione è esplosa quando, come testimonia la foto scattata da uno dei presenti, il capigruppo della Lega Vittorio Ferraglia ha allungato una mano sul volto del consigliere del Pd Gabriele Bertoldi.

Bertoldi: “per i violenti non c’è posto nelle istituzioni”

«Il limite è stato oltrepassato», scrive l’aggredito Bertoldi, che aggiunge: «Dopo le offese (“meglio cani che del PD”,” imbecilli”, ecc.), le bestemmie, i “pinocchio”, le prime minacce con fare da bullo (vedasi il “vieni di fuori”, fuori microfono, di altro consigliere al collega Zanoni), già settimane addietro, fuori dai lavori del consiglio comunale, anche il consigliere Ferraglia si era profuso in frasi “scherzose” come “’se vai avanti così ti aspetto di fuori”. Non è l’unico membro della maggioranza che ci rivolge questi cortesi inviti. Ieri lo ha ripetuto più volte davanti ai capigruppo invitando violentemente sia il sottoscritto che il consigliere Zanoni a uscire con lui, o a trovarlo comunque all’uscita del municipio, per regolare, a modo suo, i conti.

Alle nostre proteste con il Presidente per l’ennesima minaccia ricevuta ieri il Consigliere è passato alle vie di fatto alzando le mani, e ciò nemmeno come scatto d’ira ma solo dopo aver constatato che l’alzarsi in piedi e il mostrare la prestanza fisica accompagnata alle minacce non bastava per farci allontanare dall’aula.

Questi comportamenti – continua Gabriele Bertoldi – non ci hanno intimidito fino ad ora e non ci fanno paura ora, anzi ci danno ancora più convinzione nell’esercitare il nostro ruolo».

Conclude Bertoldi: «Per chi si comporta da bullo e violento non ci deve essere posto nelle istituzioni; le conseguenze di ciò che è successo devono essere immediate, senza giustificazioni o scusanti».

La condanna della sindaca Cristina Santi

«Considero inqualificabile – ha scritto la sindaca Cristina Santi – l’atteggiamento del consigliere Ferraglia ieri in capigruppo. Come sindaco di Riva del Garda, a prescindere dagli schieramenti, condanno fermamente questo modo di fare politica, e ogni manifestazione di violenza e di intolleranza!».

Vittorio Ferraglia con la sindaca Cristina Santi durante la campagna elettorale.

 

Alessio Zanoni, consigliere comunale Pd, ha scritto: «Siamo rimasti attoniti dall’atteggiamento che si nota nella foto da me realizzata ieri, martedì 2 agosto, alle 17.45: una scena che ha dell’incredibile. Speriamo a questo punto di non essere noi a dovere chiedere le dimissioni di chi si atteggia in modo aggressivo, ma se a Riva del Garda esiste ancora un barlume di ragione speriamo che chi di dovere faccia ciò che deve. Essere sostenuti in Consiglio comunale da chi si comporta in siffatta maniera penso non possa essere tollerato da nessun primo cittadino».

 

 

 

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