Teatro di Salò, in settembre via al secondo lotto di restauro

SALO' - Approvato il progetto del secondo lotto: via ai lavori in settembre. Si registra un nuovo passo avanti nell’operazione di restauro del vecchio teatro comunale di Salò, inaugurato il 1° novembre 1873 con il Rigoletto di Verdi e attivo fino agli anni Sessanta.

Si tratta dell’approvazione, da parte della Giunta comunale nella seduta del 4 agosto (scarica qui la delibera), del progetto definitivo esecutivo della seconda tranche di lavori, per un importo di 1 milione 459mila e 520 euro (comprensivi dei 200mila utilizzati per l’acquisto dell’unità immobiliare limitrofa al teatro, l’alloggio del custode).

Il lotto è già finanziato con gli oneri scomputati dalla prima fase del progetto Tavina, che ha visto il trasferimento della fabbrica a Cunettone (anche il primo lotto di restauro del teatro, terminato la scorsa primavera, aveva comportato un investimento di 1,4 milioni, sempre finanziato con oneri relativi alla delocalizzazione dell’attività di imbottigliamento).

L’ok della Giunta al progetto predisposto a propria cura e spese da Tavina Spa, come da obblighi previsti in convenzione urbanistica, apre la strada alle operazioni di gara, che saranno espletate direttamente dal Comune, intenzionato a bruciare i tempi. «A settembre inizieranno i lavori. A seguire – ha detto in Consiglio comunale il sindaco Giampiero Cipani, in occasione dell’illustrazione del Documento Unico di Programmazione 2023-25 – ci sarà il terzo lotto, per 2,5 milioni, da realizzarsi sempre a scomputo degli oneri relativi alla seconda fase del progetto Tavina, sulla base di una convenzione che chi ha acquistato il comparto dell’ex stabilimento ha già sottoscritto. I successivi due lotti – ha concluso il sindaco – verranno finanziati anche mediante un project financing che è in fase di studio da parte dell’Amministrazione comunale».

Il foyer del teatro di Salò in occasione delle Giornate Fai di Primavera 2022.

«Le opere di secondo lotto – si legge nella relazione del progettista – risultano consistere nel completamento delle opere iniziate ma non terminate col primo lotto. Si ritiene che indispensabile completamento immediatamente successivo al primo lotto debba essere la conclusione della “scatola”, ovvero il compimento delle opere esterne dell’edificio relative a copertura e facciate».

In sostanza, con il secondo lotto il teatro di Salò comincerà a prendere forma. Il successivo terzo lotto sarà prevalentemente costituito dal progetto impiantistico e dalla realizzazione dei locali tecnici. Gli ultimi lotti, infine, riguarderanno opere architettoniche, arredi e suppellettili. Ci vorrà ancora qualche anno.

Il teatro di Salò con l’allestimento liberty realizzato dal Landi nel 1944.

Come sarà il teatro di Salò

Il progetto prevede la creazione di un teatro da 577 posti a platea completa, un palco di 11 metri per 22un golfo mistico con spazio per 52 orchestrali, camerini, cameroni, foyer, uffici di gestione, ridotto e caffetteria.

Sarà un teatro che dovrà adattarsi a diversi utilizzi. Quelli del teatro tradizionale: teatro di prosa, opera lirica ad orchestra ridotta, opera lirica ad orchestra completa, balletto (anche con orchestra), concerti classici e sinfonici.

Ma dovrà anche essere adeguato alle nuove funzioni: teatro contemporaneo (danza, musical, prosa, performance, …); musica jazz (concerti, rassegne, Festival, …); masterclass teatrali, musicali, di danza; congressi, convention, incontri pubblici; musica leggera; feste, balli, veglioni (anche con orchestra); eventi nel Ridotto; caffetteria (ad apertura anche indipendente).

Ovvio che la vera sfida sarà la gestione, non tanto il recupero, pur complesso, dell’edificio.

Un rendering progettuale.

 

Una tavola del progetto.

 

 

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