Il caro energia preoccupa anche i frantoi del Garda

LAGO DI GARDA - Il sottosegretario di Regione Lombardia Gabriele Barucco ha incontrato una delegazione di frantoiani del Garda bresciano. Preoccupa il caro energia.

Siamo ancora a macine chiuse nei frantoi, ma Coldiretti calcola un aumento di almeno del 220% dei costi di produzione per un comparto importantissimo per l’economia agricola gardesana come l’olivicoltura.

I rincari arrivano nel momento dell’anno in cui cooperative e frantoi, che sono aziende energivore, si preparano ad avviare le attività di trasformazione delle olive.

Se ne è parlato in un recente incontro, organizzato da Andrea Mattia Maggioni, tra il sottosegretario di Regione Lombardia Gabriele Barucco e una delegazione di frantoiani della sponda bresciana del Lago di Garda.

Erano presenti i maggiori operatori del settore da Desenzano a Gargnano. È stato illustrato al sottosegretario Barucco l’eccellenza della produzione oleifera del Garda, le criticità del settore ed i necessari interventi per evitare l’abbandono degli uliveti.

L’olivicoltura regionale si sviluppa intorno ai Laghi di Garda, d’Iseo, di Como. A farla da padrone, però, è proprio il lago di Garda con 1.820 ettari coltivati ad uliveto sui 2.500 ettari di tutta la Regione Lombardia.

Centrale è proprio la Provincia di Brescia che con l’87% degli investimenti a oliveti è seguita a notevole distanza dalle altre province, Como, Lecco e Bergamo.

Infatti in provincia di Brescia ci sono 20 frantoi e circa 2.300 produttori di olio con una produzione totale di circa 850.000 tonnellate a stagione.

 

La stagione 2021 è stata una delle peggiori degli ultimi 10 anni e molti produttori non hanno nemmeno raccolto le poche olive presenti sugli alberi.

Nel prossimo mese inizierà la campagna di raccolta e spremitura ma l’aumento del costo dell’energia metterà a rischio la sostenibilità della produzione. Anche su questo tema il sottosegretario Barucco ha illustrato gli interventi che Regione Lombardia ha messo in campo per calmierare il prezzo dell’energia.

La legge sulle “Comunità Energetiche” sarà fondamentale per contente l’incremento dei costi.

Eppure le prospettive per la stagione 2022 sono più che buone. Le alte temperature raggiunte nelle fasi centrali dell’annata hanno concentrato il succo all’interno delle olive. La resa dipende essenzialmente dal rapporto quantitativo di acqua e olio presenti nel frutto: una maggiore concentrazione di succo all’interno dell’oliva migliora in molitura il rapporto tra frutti raccolti e olio prodotto.

Il sottosegretario Barucco a margine dell’incontro ha sottolineato come “l’olio extra vergine d’oliva del Garda sia ottenuto dalla cultura di olivi posizionati alla latitudine più a nord del Mondo. Questa particolare situazione è dovuta al Lago di Garda che crea un microclima mediterraneo.”

Proprio alla luce di questa tipicità mondiale, “Regione Lombardia – conclude Barucco – si impegnerà alla tutela degli uliveti supportando i coltivatori al fine di contrastare l’abbandono della coltura”.

 

 

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