3,5 milioni per consolidare i ponti della Sp 9 per la Valvestino

ALTO GARDA - La Provincia: «Criticità tali da imporre una riabilitazione strutturale per la messa in sicurezza». Investimento da 3,5 milioni per i tre ponti della Provinciale 9 che da Gargnano sale in Valvestino.

Nessun allarmismo ingiustificato: i ponti sono solidi e sicuri, ma recenti indagini della Provincia, attuate in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, hanno individuato «criticità tali – si legge in una nota diffusa dall’Amministrazione provinciale – da imporre una riabilitazione strutturale per la messa in sicurezza».

L’intervento di rinforzo è previsto da un Protocollo d’Intesa tra Provincia e Comunità Montana dell’Alto Garda. Sottoscritto la scorsa estate, il protocollo prevedeva la sistemazione dei marciapiedi pericolanti dei ponti (chiusi da tempo), per un costo di 2,5 milioni di euro a carico di Regione Lombardia.

Tale protocollo è stato ora integrato con un ulteriore finanziamento di oltre 1 milione di euro a carico della Provincia (qui l’integrazione al protocollo).

«I ponti stanno bene – dice il presidente della Comunità Montana, Davide Pace – ma hanno 60 anni e si rende necessaria una manutenzione». L’intervento consentirà tra l’altro di eliminare il divieto di transito ai mezzi di oltre 26 tonnellate in vigore su due dei tre ponti. I tempi dell’intervento? «Contiamo di andare in appalto – dice Pace – nella seconda metà del 2023».

“Continua il lavoro dell’Ente Provincia – ha dichiarato il consigliere provinciale delegato ai lavori pubblici Massimo Vizzardi – per quanto concerne il monitoraggio e la manutenzione di ponti e viadotti. Si tratta, in questo caso, di interventi fondamentali non solo per garantire il risanamento dei manufatti, ma anche per valorizzare la vocazione turistica della zona”.

 

I tre viadotti che scavalcano il lago artificiale e i suoi affluenti, due collocati nel territorio di Gargnano e uno a cavallo tra i Comuni di Gargnano e Valvestino, sono ponti ad arco di tipo Maillart (questa tipologia di impalcato in cemento fu inventata dell’ingegnere svizzero Robert Maillart).

In Italia ce ne sono soltanto 10, tre dei quali costruiti appunto in alto Garda negli anni ‘60. Salendo da Navazzo si incontra in successione il ponte sul rio Vincerì, in prossimità della diga, il ponte sul rio Costa in località Lignago, da dove vede la vecchia dogana che riemerge dal bacino artificiale, e il ponte sul rio Droanello, dove è collocata l’epigrafe del vecchio confine tra il regno d’Italia e l’impero d’Austria Ungheria.

Il ponte sul Rio Costa, il maggiore dei tre per dimensioni, fu progettato  dagli ingegneri Alfredo Passaro e Vittorio Giuliana. Gli altri due furono invece progettati dall’ing. Riccardo Morandi, lo stesso del viadotto di Genova parzialmente crollato nel 2018.

Altre info qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Valvestino#I_tre_ponti_a_arco_di_tipo_Maillart

 

 

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