Con RS Pulse 63 il Garda Trentino diventa ancora più green

GARDA TRENTINO - Presentato il nuovo gommone elettrico che conferma l’impegno della destinazione verso pratiche ambientali sostenibili.

Le iniziative “green-oriented” e l’approccio sostenibile fanno sempre più parte della strategia di azione di molte realtà turistiche che vigilano sulla salvaguardia del proprio territorio.

Anche APT Garda Dolomiti, che ha abbracciato da tempo una filosofia più sensibile all’ambiente per il benessere generale della destinazione, venerdì 10 febbraio presso il Circolo Surf di Torbole ha presentato in collaborazione con RS Electric Boats e Negrinautica s.r.l. il progetto RS Pulse 63, un gommone elettrico altamente performante e coerente all’adozione di pratiche ambientali sostenibili.

Oltre a rappresentare il prosieguo naturale del cammino intrapreso dall’APT nel 2019 con l’adozione delle prime boe elettriche, RS Pulse 63 è il risultato di un importante studio che ha dato vita a un’imbarcazione con autonomia, velocità e manovrabilità perfette per sostituire l’attuale parco di gommoni a combustione interna.

 

La trasmissione elettrica del motore garantisce accelerazione istantanea, sensibilità di controllo e performance idrodinamica sull’acqua. Inoltre, la sua semplicità genera bassa rumorosità, vibrazioni ridotte, peso contenuto e minima manutenzione. Il gommone dispone di sei posti e può essere adibito sia ad uso privato che turistico. La produzione di serie partirà da giugno 2023.

Durante l’incontro è stato presentato anche il progetto di un impianto che utilizza il moto ondoso del lago per la produzione di energia elettrica da parte di Dock Power S.r.l. di Riva del Garda.

Si tratta di un pontile (fisso o galleggiante) che può essere installato a protezione di porti, baie o litorali – un prototipo è già installato presso il Circolo Vela Torbole – al fine di creare zone di ormeggio per imbarcazioni e dissipare l’intensità dell’onda. Questa caratteristica, oltre a ridurre notevolmente le sollecitazioni meccaniche sull’infrastruttura e di conseguenza sugli elementi di ancoraggio, consente il ricambio dell’acqua all’interno delle zone di ormeggio per evitare l’alterazione dell’ecosistema lacuale.

 

 

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