Lo Stradario sentimentale del Garda e del Baldo, presentazione a Salò

SALO’ - Venerdì 5 maggio 2023 alle 18 al Palazzo della Cultura la presentazione del libro di Francesco Permunian “Stradario sentimentale del lago di Garda e del monte Baldo”, con fotografie di Pino Mongiello.

L’agile e smilzo Stradario sentimentale illustra e racconta il viaggio compiuto da due amici – Pino Mongiello e Francesco Permunian – i quali, nel corso degli ultimi tre anni, hanno più volte vagabondato lungo i percorsi e i sentieri meno battuti del lago di Garda e del monte Baldo, un’aggrovigliata matassa di strade che da una sponda all’altra si incuneano su per le pendici offrendo panorami ineguagliabili che già Kafka e Goethe ebbero modo di ammirare.

L’autore si muove, come un «consumato (e ormai disincantato) flàneur», fra Sirmione e Malcesine con delle chiare e forse inevitabili mete preferite, i suoi angoli segreti, i suoi luoghi dell’anima «i quali cambiano e variano a seconda delle stagioni». Luoghi che ci vengono introdotti visivamente dalle suggestive fotografie di Pino Mongiello, che ci mostrano scorci e vedute del lago e delle sue strade immerse nella natura.

Il viaggio evoca ombre e reminiscenze del passato, come le figure di Maria Callas che qui «vide nascere e sfiorire il suo amore per Giovanni Battista Meneghini»; di Goethe che transitò per queste zone durante il suo Grand Tour; di Kafka che nel golfo di Riva, ospite di Villa Cristoforo del dottor Hartungen, ambientò Il cacciatore Gracco; di Lawrence che a San Gaudenzio, «un pugno di case immerso tra vigne, olivi e cipressi», trascorse qualche mese del 1912 con Frida, l’amore della sua vita.

Lo Stradario sentimentale ci conduce lungo strade che regalano al viaggiatore scorci straordinari in cui si erge maestosa la figura del Monte Baldo, punteggiato da paesini di montagna da sempre fuori dal tempo. Paesini come Lumini, una frazione di San Zeno di Montagna nella cui scuola elementare prestò servizio, nel corso degli anni Trenta, una giovane maestra di nome Ada Sandri che «faceva la spola tra Lubiara e le Elementari di Lumini percorrendo, a piedi, dieci chilometri all’andata e altrettanti al ritorno».

Questo è, o perlomeno vorrebbe essere, un piccolo libro d’ore. Ore dileguate tra le nebbie di un tempo che sembra ormai remoto, dal quale risale ancora qualche tenue barlume di luce.

Salò, sulla strada di Montesei (foto di Pino Mongiello).

 

Francesco Permunian (Cavarzere, 1951) vive e lavora da molti anni sul lago di Garda. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Costellazioni del crepuscolo (Il Saggiatore, 2017), Sillabario dell’amor crudele (Chiarelettere, 2019, Premio Dessì), Giorni di collera e di annientamento (Ponte alle Grazie, 2021), Elogio dell’aberrazione (Ponte alle Grazie, 2022), Calabiani (Oligo editore, 2022). Su di lui e sulle sue opere hanno scritto i maggiori critici italiani.

Pino Mongiello (Salò, 1944), cultore di storia benacense, è dedito alla fotografia di paesaggio e di ritratto. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Arturo Carlo Quintavalle, Claudio Cerritelli, Nino Dolfo, Pietro Gibellini.

La presentazione di venerdì, promossa dall’Ateneo di Salò con Comune e Biblioteca avviene nell’ambito del programma “Il Maggio dei Libri” promosso dal CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura, del quale l’Ateneo di Salò è partner ufficiale.

 

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