Il reato di omicidio nautico diventa legge

LAGO DI GARDA - Dopo l'approvazione in Senato lo scorso febbraio, mancava l'ok della Camera. Che arriverà il 20 settembre. L'omicidio nautico sarà equiparato a quello stradale.

Approda alla Camera dei Deputati la proposta per introdurre nell’ordinamento giuridico italiano, e più precisamente nel codice penale, il reato di omicidio nautico e di lesioni personali, prevedendo la stessa disciplina dell’omicidio stradale.

Dopo l’ok del Senato, avvenuto il 21 febbraio scorso (ne avevamo scritto qui), mancava l’esame della Camera, che ora è in agenda: lunedì 18 settembre la discussione della proposta di legge, primo firmatario il senatore di Fdl Alberto Balboni, e mercoledì 20 la votazione finale.

Il provvedimento prevede un inasprimento delle pene per chi alla guida di un’imbarcazione provoca morte o lesioni a una o più persone, con gli aggravanti di guida sotto stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.

Dopo la tragedia nautica che si verificò il 19 giugno 2021 nel golfo di Salò – quando Greta Nedrotti, 25enne di Toscolano Maderno, e Umberto Garzarella, 36enne di Salò, morirono travolti da un mortoscafo mentre si trovavano a bordo del gozzo di Umberto – fu chiaro che c’era un vuoto normativo.

I familiari e gli amici dei due ragazzi, ma anche le istituzioni e la politica, si attivarono affinché il codice penale contemplasse anche il reato di omicidio nautico.

Il via libera definitivo della Camera giungerà, salvo imprevisti, prima del 20 ottobre, quando si aprirà il processo di secondo grado che vede imputati Patrick Kassen, il manager tedesco che era al timone del Riva Aquarama che travolse il gozzo e i due giovani, e Christian Teismann, proprietario del motoscafo, rispettivamente condannati in primo grado a 4 anni e 6 mesi e a 2 anni e 11 mesi.

 

 

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