I rischi idrogeologici di Padenghe

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PADENGHE – Pronto il nuovo studio idrogeologico del territorio di Padenghe. Sette le criticità evidenziate. Ecco cosa bisognerà fare.

Si è concluso nei giorni scorsi, il primo vero studio idrogeologico del territorio di Padenghe, affidato all’ingegner Gian Pietro Avanzi, il quale ha prodotto una relazione dettagliata sulla situazione idrologica e idraulica nella località gardesana.

Ecco, sull’argomento, il comunicato stampa dell’Amministrazione comunale.

La relazione pone all’evidenza le criticità e, allo stesso tempo, gli interventi da compiersi per portare in sicurezza il drenaggio urbano del comune e i fossi che lo attraversano, in particolare il Vaso Ri. Il lavoro compiuto è stato assai approfondito: per circa due mesi il territorio è stato infatti visitato e monitorato, sono stati controllati gli scarichi, il letto dei fossi, gli argini e le problematiche di smaltimento delle acque bianche.

“La situazione emersa – spiega il sindaco Patrizia Avanzini – non è preoccupante, ma evidenzia la necessità di porre in essere interventi migliorativi del deflusso idrico, anche in presenza di possibili eventi meteorologici significativi.”

A sintesi delle analisi svolte e delle rilevazioni effettuate, sono state individuate sette priorità, all’interno delle quali spicca per importanza la presenza di un nuovo collettore di scarico a lago lungo via Barbieri, che risolverebbe numerose criticità che, nel corso degli anni, hanno interessato via Vighenzi e Via Taccone.

Altri interventi riguardano l’adeguamento delle tubazioni di trasporto del Vaso Ri, che in alcuni tratti risultano sottodimensionate, l’adeguamento e le riparazioni di altri fossi come Fornaci e Crocelle e un complessivo controllo con intervento sugli scarichi, migliorando così il drenaggio idrico dove ora risulta critico.

“Gli interventi saranno realizzati in annualità differenti, in modo graduale – continua il sindaco Avanzini -. Il più costoso e impegnativo si svolgerà una volta trovata la copertura economica, magari facendo leva su finanziamenti esterni”.

Va ricordato infine, al proposito, che un intervento di regimentazione delle acque piovane è stato portato a termine nel 2014 nel parco Vaso Ri, con la realizzazione del vascone di raccolta dell’acqua. La struttura ha superato brillantemente la prima prova di tenuta, durante il nubifragio dell’agosto scorso.

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