Non mettiamoci una croce sopra!

MALCESINE - Il Comitato Amiche e Amici del Baldo un incontro sul progetto della croce astile sul Baldo. «Non mettiamoci una croce sopra!», domenica 12 settembre alle 15 sui prati di “Trè de spêi” (Tratto Spino) per dire «no» al posizionamento della croce astile di 18 metri.

L’incontro è promosso dal Comitato Amiche e Amici del Baldo e servirà per capirne di più sul progetto che prevede la collocazione di una croce alta 18 metri sul Baldo, nel territorio comunale di Malcesine, ma anche per ribadire che la sacralità della montagna non dipende dall’installazione di innumerevoli croci, grandi o piccole che siano, ma dal rispetto della sua essenza e della sua biodiversità.

La vicenda

La questione è ben riassunta nella petizione «Salva il Monte Baldo» (la puoi firmare qui) lanciata dai consiglieri Martina Gasparini e Aurora Floridia (Gruppo Vivere Malcesine) e Stefano Testa e Claudio Bertuzzi (Gruppo Malcesine 2.0»:

«Il Comune di Malcesine ha autorizzato in fretta e furia una società privata a installare una croce di ben 18 metri in uno dei punti panoramici più suggestivi del Monte Baldo che si affaccia sul Lago di Garda, già frequentato da migliaia di visitatori e visitatrici durante la stagione turistica per mezzo soprattutto del collegamento della Funivia di Malcesine.

Il progetto della Croce stravolgerà di fatto tutto l’assetto naturale della zona limitrofa, ad oggi ancora intatto. Si prevede infatti non solo l’installazione di una croce astile alta 18 metri con dei lavori in calcestruzzo armato per la messa in posa, consistenti in un basamento di svariati metri cubi, piastre di acciaio, 8 barre di 9 metri e 4 barre da due metri.

Di fatto si intende recintare la zona, ad oggi usufruibile liberamente, inserendo delle sedute in pietra. Si vuole infine realizzare il collegamento tra il Santuario della Madonna della Corona/Spiazzi e Tratto Spino/Monte Baldo (15 km di distanza) a scopo dichiaratamente di turismo religioso!

Ci fa paura immaginare cosa significhi permettere questo collegamento: strade asfaltate che ad oggi sono sterrate e assolutamente vietate al transito turistico, parcheggi costruiti in zone montane dalla natura incontaminata, costruzione di infrastrutture, quali bagni pubblici, ove ad oggi non ci sono neanche le fogne e tantomeno l’acqua, inquinamento ambientale e acustico, rifiuti da smaltire…

E tutto questo in una delle zone più preziose del Monte Baldo! Tutto questo per creare da zero un turismo religioso nel nostro territorio, mai esistito prima e mai richiesto dalla comunità malcesinese!

Non vogliamo entrare nel merito della valenza religiosa della Croce e della indimenticabile figura di Papa Giovanni Paolo II a cui è stata dedicata la stessa, che anzi dispiace vedere palesemente strumentalizzata, visto che la medesima croce è stata promessa in passato anche a Cortina d’Ampezzo, con le stesse identiche argomentazioni.

Siamo quindi fermamente convinte e convinti che questa decisione vada assolutamente riveduta. Riteniamo dannoso voler incrementare ulteriormente l’afflusso turistico specificatamente in questa zona. L’inserimento di una croce alta 18 metri (paragonabile a un edificio di 6 piani), in un contesto che punta a diventare patrimonio Unesco, contrasta in modo stridente con il concetto di montagna e di rispetto per la natura. E tutto questo a favore di una società privata che gestirà e sfrutterà per 33 anni i diritti d’autore connessi all’opera d’arte.

Chiediamo quindi il tuo prezioso aiuto, invitandoti a firmare la nostra petizione, che sarà nostra cura inoltrare alle istituzioni preposte alla tutela e salvaguardia dell’ambiente»

 

 

 

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