San Felice: trasparenza a costo zero

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SAN FELICE – Il gruppo d’opposizione «Idee in comune» ha presentato all’Amministrazione una proposta di delibera per una maggior incisività nella lotta alla corruzione e per la trasparenza.

«La corruzione – scrivono i consiglieri della civica “Idee In Comune” Simone Bocchio, Simone Zuin, Bruno Baldo e Sandra Tarmaniniè una minaccia seria, concreta ed attuale per la democrazia italiana e per la sua economia. Abbiamo quindi presentato all’Amministrazione Comunale la proposta di delibera  “Trasparenza a costo zero” per una maggiore incisività delle azioni, per favorire un processo di valorizzazione culturale della lotta alla corruzione e per la trasparenza.

La proposta si articola in varie azioni:

  • Anagrafe degli eletti dettagliata, fruibile, e diffusa.
  • Trasparenza economica: bilanci online; dati sugli enti pubblici vigilati, enti privati in controllo pubblico, partecipazioni in società di diritto privato.
  • Etica pubblica e responsabilità politica: adesione alla Carta di Pisa e abrogazione del “Codice di comportamento del Comune di San Felice del Benaco” sostituendolo con la Carta di Pisa stessa.
  • Tavola pubblica per la trasparenza: monitoraggio della cittadinanza e giornate della trasparenza.
  • Open data sui beni confiscati.

Ecco il testo della delibera proposta.

Approvazione della delibera “Trasparenza a costo zero” secondo il progetto “Riparte il futuro” promosso da Libera e Gruppo Abele

Ordine del Giorno ai sensi dell’articolo 64 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare “Idee in Comune” presentano il seguente Ordine del Giorno:

Premesso che

Le associazioni culturali “Libera – Contro le mafie” e “Gruppo Abele” hanno promosso per le elezioni amministrative 2014 il progetto “Contro la corruzione riparte il futuro”, sottoscritto per il comune di San Felice del Benaco dal solo candidato sindaco Simone Bocchio della lista “Idee in Comune”;

L’impegno assunto prevedeva di approvare nei primi 100 giorni di governo della città la delibera “Trasparenza a costo zero”, secondo le linee guida delineate sul sito internet www.riparteilfuturo.it che prevedono una maggiore incisività delle azioni e un processo di valorizzazione culturale della lotta alla corruzione e per la trasparenza;

La lista civica “Idee in Comune” considera importante che il concetto di trasparenza sia attuato sin dal momento in cui ci si propone di amministra un comune e qundi dalla campagna elettorale;

Considerato che

Mafia e corruzione sono una minaccia seria, concreta ed attuale per la democrazia italiana e per la sua economia. Lo attestano una serie di indicatori tra i quali possiamo menzionare: le inchieste giudiziarie, che anche in tempi recenti hanno visto implicati amministratori pubblici locali e politici nazionali; Gli oltre 200 decreti di scioglimento di enti locali per infiltrazione mafiosa emanati dal 1991 ai giorni nostri; le stime dei costi economici dell’illegalità che quantificano il giro di affari mafioso, della corruzione e dell’evasione fiscale, rispettivamente in 150 miliardi, 60 miliardi e 120 miliardi di euro all’anno. Di fronte ad un simile scenario, è illusorio pensare che la situazione possa volgere ad un miglioramento contando esclusivamente sull’azione svolta dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, risultando necessaria una contemporanea azione sul versante della prevenzione nell’ambito del quale la politica è chiamata ad agire come soggetto primario e responsabile.

Il Comune di San Felice del Benaco, con delibera di Giunta nr. 3 del 28 gennaio 2014 ha approvato, ai sensi e per gli effetti della Legge 6 novembre 2012 n. 190 il Piano triennale per la prevenzione della corruzione (2014 / 2016), e cib delibera di Giunta nr. 4 del 28 gennaio 2014, ai sensi del Decreto Legislativo14 marzo 2013 n. 33, ha approvato il Programma triennale della trasparenza e della integrità (2014 / 2016) .

L’Amministrazione Comunale ha pubblicato nel proprio sito internet, nella sezione amministrazione trasparente, i dati richiesti ai sensi del medesimo D.Lgs. n. 33/2013.

Tutto ciò premesso e considerato, il gruppo consiliare “Idee in Comune” chiede che

Il consiglio comunale di San Felice del Benaco

sulla base delle linee guida dettate dalla delibera “Trasparenza a costo zero”, impegni l’Amministrazione Comunale sui seguenti punti e secondo le modalità indicate, completandole laddove già parzialmente attuate:

1. Anagrafe degli eletti dettagliata, fruibile, e diffusa

In attuazione delle previsioni di cui al D.Lgs. n. 33/2013, provveda alla messa online su apposita pagina del sito internet istituzionale comunale dei curriculum vitae, dei compensi di qualunque natura connessi all’assunzione della carica, delle informazioni relative a qualsiasi altra carica presso enti pubblici o privati, inclusi i compensi per questi ruoli, e la dichiarazione reddituale e patrimoniale di tutti gli eletti.

Si impegni, altresì, a garantire la conoscenza e la diffusione della predetta pagina internet ricorrendo ai mass media locali e alla pubblicità istituzionale in luoghi pubblici e non.

2. Trasparenza economica:

2.1: Bilanci online

Per come previsto da legge si chiede il bilancio completo in formato open data con annesso tabella sintetica delle spese dell’anno precedente in formato open, che contenga tempi, costi unitari, indicatori di realizzazione delle opere pubbliche, pubblicato sul sito internet istituzionale comunale.

Altresì, per concretizzare il diritto di monitorare, si impegni a che le informazioni vengano organizzate in modo intuitivo e divulgate tramite una pagina istituzionale, con infografiche semplici che permettano di capire facilmente come il Comune spende le sue risorse.

2.2: Dati sugli enti pubblici vigilati, enti privati in controllo pubblico, partecipazioni in società di diritto privato

Il decreto legislativo 33/13 (art 22) prevede che le Pubbliche Amministrazioni mettano online dati relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato controllati o vigilati dall’amministrazione, alle partecipazioni in società di diritto privato. Sono tutti enti che hanno bisogno di particolare attenzione e di trasparenza, perché gestiscono settori strategici (es. gestione dei rifiuti). I dati più importanti che devono già essere per legge online sono e di cui si chiede l’impegno ad una pubblicazione sul sito internet istituzionale comunale nel più breve periodo sono:

  • un elenco di tutti questi enti, periodicamente aggiornato;
  • la misura dell’eventuale partecipazione; .
  • la durata dell’impegno;
  • l’onere complessivo annuale sul bilancio dell’amministrazione
  • il numero dei rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo e loro trattamento economico;
  • i risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi finanziari.

Tale necessità di trasparenza è quanto più avvertita in considerazione del fatto che in assenza di queste informazioni, la legge fissa il divieto di erogazione di qualunque somma da parte dei Comuni. Altresì, si impegni a divulgare tutte queste informazioni e rendere facilmente comprensibile rapporti, costi, referenti, grazie a rappresentazioni grafiche che evidenziano le relazioni tra amministrazioni e questi enti, con link ai siti istituzionali e dettagli su chi ricopre gli incarichi di indirizzo e su chi è titolare d’incarico.

3. Etica pubblica e responsabilità politica

Tutti gli Enti locali sono per legge chiamati a dotarsi di codici etici propri che integrano il codice di comportamento nazionale. Questi codici contengono le prassi da seguire da tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ma il rischio che restino solamente sulla carta è molto forte.

Per questa ragione è fondamentale adottare codici etici stringenti e che prevedano clausole e sanzioni sia per il livello amministrativo che per quello politico, che siano diffusi tra tutti i destinatari affinché siano conosciuti e applicati, che richiedano una formazione specifica sul tema dell’integrità pubblica. Si impegni, quindi, l’Amministrazione Comunale all’adozione del documento promosso da Avviso Pubblico, denominato “CARTA DI PISA” – che si pone quale allegato 1 al presente ordine del giorno – che racchiude tutte le caratteristiche prima elencate. Il “Codice di comportamento del Comune di San Felice del Benaco” dovrà quindi essere abrogato e sostituito con la Carta di Pisa.

4. Tavola pubblica per la trasparenza: monitoraggio della cittadinanza e giornate della trasparenza

Per prevenire la corruzione e promuovere la trasparenza occorre l’impegno congiunto di istituzioni e società civile, a cui la legge affida il ruolo di monitorare, sapere, partecipare. La “Giornata della trasparenza” è l’evento previsto da legge che tutte le Pubbliche amministrazioni devono prevedere e su cui l’Amministrazione Comunale è chiamata alla organizzazione ed attuazione. Si ritiene, però, che non basta un singolo evento all’anno. L’Amministrazione Comunale dovrà predisporre una “Tavola pubblica per la trasparenza” congiunta, composta dal sindaco, dal responsabile anticorruzione, da esponenti della società civile proposti dai gruppi consiliari che s’incontra almeno una volta ogni sei mesi e riferisce sul sito internet istituzionale comunale circa le date delle riunioni, l’oggetto, gli esiti dell’incontro. Ruolo della tavola e commissione sarà quello di affermare concretamente la cultura della trasparenza, monitorare il rispetto delle politiche previste nel piano anticorruzione e in quello della trasparenza per come stabilite (formazione, rotazione degli incarichi, whistleblowing, messa online delle informazioni), aggiornare il piano anticorruzione, stimolare l’accesso civico, anche attraverso iniziative pubbliche, presentare al Consiglio Comunale una relazione annuale sui temi di competenza.

5. Open data sui beni confiscati

In relazione ad eventuali beni confiscati gestiti ad oggi od in futuro dal Comune di San Felice del Benaco, l’Amministrazione Comunale è impegnata, anche a norma di legge (art. 48 del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), a redigere un apposito elenco dei beni confiscati ad essi trasferiti, periodicamente aggiornato. L’elenco,reso pubblico con adeguate forme e in modo permanente, deve contenere i dati concernenti la consistenza, la destinazione e l’utilizzazione dei beni nonché, in caso di assegnazione a terzi, i dati identificativi del concessionario e gli estremi, l’oggetto e la durata dell’atto di concessione.

Altresì, tale impegno deve estendersi, impegnando l’Amministrazione Comunale a dare, mediante il sito internet istituzionale comunale, informazioni in formato open data alla società civile e all’Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia, specificando:

  • informazioni generali sulla confisca e data della confisca, a chi è stato confiscato il bene);
  • notizie sul loro stato d’uso (in buone o cattive condizioni; liberi o occupati);
  • le forme di assegnazione (secondo bando, per assegnazione diretta …);
  • il progetto sull’utilizzo che s’intende fare da parte dei richiedenti, con specifica convenzione;
  • semestralmente, lo stato dell’arte sulla gestione della struttura e delle attività svolte.

In questo modo verrà favorito l’intento di creare una grande banca dati in capo all’Agenzia, che costantemente monitori e aggiorni la situazione dei beni confiscati in Italia.

Si chiede in oltre che il Consiglio Comunale impegni i Gruppi Consiliari a pubblicare, sul sito internet del Comune entro 30 giorni dall’approvazione del presente Ordine del Giorno, i bilanci della propria campagna elettorale indicando il dettaglio delle spese e delle entrate. Queste ultime dovranno essere indicate specificandone la natura e nel caso di contributi da privati, dovranno essere dettagliati i singoli contributi.

I Consiglieri della Lista Civica “Idee In Comune”

Simone Bocchio, Simone Zuin, Bruno Baldo, Sandra Tarmanini

 

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