Protezione civile: rio Patone sorvegliato speciale

0

ARCO – Summit tra amministratori e tecnici ad Arco per affrontare e risolvere alcune criticità in tema di sicurezza dei corsi d’acqua, in riferimento al rio Patone.
Il sindaco Alessandro Betta ha organizzato nella mattina di giovedì 12 febbraio nel proprio ufficio al secondo piano del municipio un incontro con HDE, Hydro Dolomiti Enel, nelle persone di Michele Buratti e Alessio Franzinelli, presenti anche il Servizio Bacini Montani della Provincia (Nicola Dalbosco) e il Corpo dei vigili del fuoco volontari di Arco (Ivan Angelini), e per l’Area tecnica del Comune Augusto Ricci. Lo scopo: affrontare e risolvere alcune criticità in tema di sicurezza dei corsi d’acqua, in riferimento al rio Patone. L’incontro è nell’ambito di un programma di lavoro sul tema della cura e della sicurezza del territorio, in particolare dei corsi d’acqua, attivato in sèguito all’adozione del Piano comunale di protezione civile.
Il sindaco (che ha iniziato l’incontro ringraziando i tecnici di HDE per la pronta disponibilità) ha spiegato come la località Patone, soggetta ad allagamenti in caso di forti piogge, sia una delle criticità che l’Amministrazione intende prioritariamente risolvere. In prospettiva il rio Patone, che in alcuni tratti ha una portata del tutto insufficiente (e in un tratto interrato è quasi completamente ostruito), sarà completamente risistemato e adeguato, a cura dei Bacini Montani, deviando un breve tratto del suo corso nell’attuale canale d’irrigazione HDE (o ex SISM), la cui portata è considerevolmente superiore.

Questo sarà possibile quando entrerà in funzione il nuovo impianto irriguo a pressione, ovvero tra circa un anno, perché fino ad allora HDE sarà tenuta a mantenere in funzione e a gestire il canale per uso irriguo.
Il problema è dunque affrontare in modo efficace il periodo transitorio, ovvero quello che intercorrerà dal momento in cui HDE cesserà di gestire il canale (che tramite una serie di paratoie consente di far fronte alle piene del rio Patone) e quello in cui il Servizio Bacini Montani avrà realizzato i lavori necessari per il cambio del corso del rio e la sua messa in sicurezza. La soluzione: da qui alla dismissione del canale come presidio irriguo, la situazione rimarrà quella attuale, e in caso di necessità il canale sarà utilizzato, con la collaborazione e l’intervento diretto di HDE e la regia dei Vigili del fuoco, per far fronte ai momenti di forte piovosità, intercettando l’acqua che il rio Patone non è in grado di smaltire. All’approssimarsi dell’entrata in funzione del nuovo impianto irriguo a pressione, e in attesa che i Bacini Montani intervengano ad adeguare la portata del rio Patone, Comune, Bacini Montani, HDE e Vigili del fuoco definiranno nel dettaglio una procedura (già abbozzata) con cui gestire il canale per far fronte ai momenti di forte piovosità.

Foto: (da sinistra) Ivan Angelini (VVF), Augusto Ricci (Comune di Arco), il sindaco Alessandro Betta, Michele Buratti e Alessio Franzinelli (HDE), e Nicola Dalbosco (Bacini Montani).

Lascia una risposta