Lombardia, la tariffe del soccorso alpino

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LOMBARDIA – Anche in Lombardia è legge la multa per gli imprudenti, impreparati o inesperti che richiedono un salvataggio in alta montagna con l’elisoccorso.

Venerdì 25 settembre la Giunta lombarda ha dato piena applicazione alla norma stabilendo il piano tariffario: il soccorso “immotivato” costerà fino ad un massimo di 780 euro. Dopo Veneto, Trentino e Valle d’Aosta anche la Lombardia decide dunque in tal senso.

«Rischiano la multa – riporta il sito emergency-live.com, magazine dedicato agli operatori del soccorso e dell’emergenza – le persone che si fanno soccorrere se in situazioni non di pericolo, ma motivate da scarsa preparazione, scarsa attrezzatura e per colpa della mancata consapevolezza del rischio che si corre in determinate situazioni. Paga dunque chi non necessita di ricovero in ospedale».

Ovvero quegli utenti per cui “non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso”.

In caso di comportamento imprudente viene applicata una maggiorazione del 30%.
Secondo le prime anticipazioni il tariffario, non ancora ufficializzato, prevede per un mezzo di soccorso di «base» (ambulanza con soccorritori certificati di cui un autista) la compartecipazione per l’escursionista-alpinista di 56 euro l’ora; per un mezzo di soccorso «intermedio» (ambulanza con infermiere e autista-soccorritori certificati) la compartecipazione di 70 euro; per un mezzo di soccorso «avanzato» (ambulanza con autista-soccorritore certificato, medico e infermiere) 115 euro all’ora.

Tale quota a carico dell’utente viene calcolata in base ai minuti di effettivo impegno della risorsa. Una cosa è certa: l’utente non potrà sborsare una cifra superiore a 780 euro. Questo è il tetto massimo.

È prevista, inoltre, una riduzione del 30% a favore dei residenti in Lombardia.

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