A San Felice i Ristoranti del Buon Ricordo

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SAN FELICE – Lunedì 29 febbraio all’Hotel Villa Luisa Resort l’Assemblea nazionale dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo. In programma anche visite per gourmet.

Si rinnova l’appuntamento annuale in cui si ritrovano e si confrontano i soci di quella che è la più consolidata (ed ancor oggi la più conosciuta) associazione di ristoratori italiani. All’assemblea faranno da corollario visite alla scoperta dei sapori tipici, della gastronomia e del patrimonio culturale del lago di Garda.

Ad accogliere i colleghi provenienti da tutt’Italia saranno, oltre alla famiglia Bertoli dell’Acquadolce di San Felice del Benaco (www.hotelvillaluisa.com), gli altri due titolari dei ristoranti del Buon Ricordo che si affacciano sul Garda, ovvero Nicoletta Rossi del Laurin di Salò, che nel 1964 fu fra i 12 soci fondatori dell’associazione, e Giuseppe Lorenzini del Gardesana di Torri del Benaco, coordinatore della convention e membro del Consiglio Direttivo dell’Unione.

Dal 1964 l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche del nostro Paese, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio (a quei tempi scarsamente considerata) ristoranti e trattorie di campagna e di città, dal Nord al Sud. A caratterizzare ciascun ristorante, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica Artistica Solimene di Vietri sul Mare su cui è effigiata la specialità del locale (che viene tenuta in carta tutto l’anno) e che viene donato agli ospiti in memoria di una piacevole esperienza gastronomica da ricordare. Nel loro insieme, i ristoranti associati rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana.

L’assemblea sarà per i soci un’occasione di riflessione e di scambio di idee per disegnare il percorso verso il futuro del Buon Ricordo, 101 ristoranti affiliati e 52 anni di vita associativa.

“Ci confronteremo sulle strategie con cui affrontare la non facile congiuntura attuale: intendiamo dare il nostro contributo culturale, prima ancora che economico, forti della nostra storia e del nostro costante impegno per essere interpreti, tutti insieme, della ristorazione italiana di qualità” dice il Presidente Ovidio Mugnai.

“Siamo impegnati in vari progetti – continua- fra cui Il Gusto di Star bene. In linea con le ultime opinioni di autorevoli nutrizionisti, vogliamo infatti concretamente dimostrare con le nostre cucine che per mantenere un buono stato di salute non occorrono diete estreme (di moda certamente, ma spesso effimere), ma piuttosto un’alimentazione corretta che deve tener conto di alcuni semplici accorgimenti e va abbinata, ovviamente, al movimento. Da sempre ci battiamo per la qualità del cibo, per il piacere della convivialità a tavola. Il sapore di un cibo che piace sazia più della quantità: per far star meglio chi siede alle nostre tavole, nei Menù della salute che proponiamo previlegiamo il gusto, l’equilibrio e la varietà delle porzioni, la stagionalità dei prodotti, gli abbinamenti corretti fra gli alimenti, l’uso limitato dei grassi, meglio se vegetali.”

A conclusione dei lavori dell’assemblea, il Ristorante Acquadolce ospiterà la Cena di Gala, che sarà preparata a sei mani dallo chef del locale Alessandro Conte affiancato dai colleghi degli altri due ristoranti gardesani del Buon Ricordo, Matteo Nadalon del Gardesana di Torri del Benaco e Alessandro Fontana del Laurin di Salò. Alle tre insegne sarà affidata la realizzazione del menù, esaltazione dei sapori lacustri, diversi da sponda a sponda.

Info: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, tel. 02 80582278, www.buonricordo.com[email protected].

Il ristorante Acquadolce ’Hotel Villa Luisa Resort
Il ristorante Acquadolce dell’Hotel Villa Luisa Resort, a San Felice del Benaco.

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo promette da 52 anni un viaggio tra i sapori e i colori della cucina italiana. Le 100 insegne racchiuse sotto il suo marchio, rappresentano la migliore espressione della cucina regionale e disegnano la mappa della gastronomia e dell’ospitalità Made in Italy.

Quella dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo è una storia lunga, consolidata e gloriosa. A una felice e puntuale idea di Dino Villani, uomo di cultura e maestro di comunicazione, si associò un gruppo di ristoranti di qualità con l’obiettivo di ridare notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata. Era la primavera del 1964. Chi si associava assumeva l’impegno di praticare una linea di cucina tipica del territorio, di tenere sempre in carta “una specialità” che ne doveva essere la rappresentazione più rigorosa ed esemplare. A chi consumava quella specialità veniva donato un piatto decorato a mano dagli artigiani di una “città della ceramica” (Vietri sul Mare) che doveva appunto costituire il “buon ricordo” di una degustazione che, per qualità e rigore, doveva essere veramente difficile dimenticare. Piatti divenuti oggetto di collezionismo, ancor oggi decorati a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri sul Mare.

È cominciata così. Prima 12, poi 40, poi 80… Prima solo in Italia poi, con scelte attente e qualificate, anche locali che avevano scelto di portare la qualità autentica dei prodotti e della gastronomia di qualche regione italiana all’estero.

Oggi i Ristoranti del Buon Ricordo sono100 (91 in Italia e 9 fra Europa, Giappone e Cina) e la cucina “del territorio” non è più né segreta né negletta. Gode anzi di grande considerazione da parte di storici, dietologi, nutrizionisti e, soprattutto, dei consumatori. E loro ne sono stati gli antesignani.

Ma il compito dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo – di cui è presidente Ovidio Mugnai – è ben lontano dal considerarsi esaurito. L’Unione – che è stata la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più nota tra i consumatori – sta lavorando ancor più intensamente perché le evoluzioni, i cambiamenti, la creatività si sviluppino in modo corretto e coerente con la storia culturale dei nostri territori, con lo scopo di difendere e diffondere la ristorazione italiana di rigore e qualità, dentro e fuori i nostri confini. I ristoranti seri, professionalmente adeguati e culturalmente preparati, sono ambasciatori di questi valori. Per loro cucina della tradizione, km0, ricerca dei prodotti di nicchia del territorio, non sono una moda del momento, ma da sempre il modo e la filosofia del lavorare.

Per conoscere da vicino i Ristoranti del Buon Ricordo e le loro specialità, si può consultare il sito www.buonricordo.it o sfogliare la piccola Guida, che viene edita due volte all’anno (per permettere l’aggiornamento dell’elenco dei soci, aggiungendo ristoranti che entrano via via durante l’anno) e  presenta i locali, raggruppati per regione. In evidenza sono segnalate, oltre che i nuovi associati, anche le sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che il ristoratore possa proporre, quando crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. A completare la Guida, l’elenco degli hotel che hanno al loro interno un Ristorante del Buon Ricordo. La si trova in distribuzione gratuita nei ristoranti associati e la si scarica dal sito www.buonricordo.it.

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