Un nome e un volto nuovo per la biblioteca

SIRMIONE – La Biblioteca rinnova la voglia di leggere attraverso una serie di eventi in programma fino a giugno. E sabato 7 il servizio sarà ufficialmente intitolato al prof. Mario Ferrari.

È un mese particolarmente vivace quello di maggio per la biblioteca comunale di Sirmione, che il prossimo sabato 7 maggio alle ore 11 intitolerà ufficialmente il servizio all’illustre sirmionese Mario Ferrari e presenterà la facciata rinnovata.

Un nome e un volto nuovo per una realtà di comprovata eccellenza, frequentata ogni anno da migliaia di utenti, cittadini di Sirmione e non solo, che usufruiscono di prestiti librari e di materiale multimediale, partecipano a incontri culturali, corsi, gite, visite guidate e da maggio anche al cineforum.

Sarà intitolata al professor Mario Ferrari (1913 – 1981) la biblioteca di via Alfieri. Un segno di riconoscenza verso colui che è stato tra i fondatori del servizio, nativo di Reggio Emilia e sirmionese d’adozione, uomo di cultura innamorato di Sirmione, molto vicino ai giovani ma amato da tutti.

«Dedichiamo la biblioteca comunale al prof. Mario Ferrari, illustre sirmionese che molti anni fa diede vita a questa istituzione, diventata in poco tempo un riferimento fondamentale per la nostra comunità – dichiara il sindaco Alessandro Mattinzoli –. E a riconferma di quanto sia importante continuare a investire in cultura e conoscenza, per l’occasione, la struttura si presenta con una facciata rinnovata, una grafica più moderna e un modo nuovo di comunicare l’interno all’esterno e di stupire gli utenti».

La nuova facciata sarà caratterizzata da tre fotografie in grande formato, pannelli e nuove vetrine con informazioni di servizio. Tra le novità c’è anche un comodo box posizionato all’esterno per la restituzione “H24” dei libri presi a prestito.

Dopo la cerimonia di intitolazione alla presenza del sindaco Alessandro Mattinzoli, della giunta, della presidente della biblioteca Anna Motta Forin e delle autorità cittadine, seguirà un mese di eventi, tra storia, arte, musica e poesia.

Al centro del mese di maggio, appuntamento da non perdere è la VI Festa del lettore, da venerdì 13 a domenica 15 maggio. Una formula che si rinnova tra libri, laboratori, incontri con scrittori, cantastorie, burattini, esibizioni di danza e arti marziali, concerti e aperitivo finale. Una tre giorni di eventi per grandi e piccini dove respirare aria di curiosità e di gioco, nei tre spazi in cui si svolgerà il “festival”, ovvero la sede della biblioteca, i giardini adiacenti e la palestra della vicina scuola media.

biblioteca di Sirmione
Giovani lettrici nella biblioteca di Sirmione (foto Gavioli).

LA FESTA DEL LETTORE quest’anno dura un intero fine settimana: da venerdì 13 a domenica 15 maggio i ragazzi delle scuole di Sirmione saranno invitati a vivere la biblioteca attraverso varie proposte. Venerdì e sabato con una sorta di “open day”, rivolto principalmente alle scuole, mentre la giornata di domenica offrirà intrattenimento per tutti. Sarà presente anche uno stand della casa editrice Paoline, sezione ragazzi. Saranno ospiti le autrici Giuliana Facchini con il libro “Come conchiglie sulla spiaggia”, domenica alle 10.30, e Moony Witcher (pseudonimo di Roberta Rizzo, autrice dei romanzi fantasy per ragazzi “Nina” e “Geno”), che domenica 15 maggio alle 14 presenterà a Sirmione “Il sentiero proibito”, direttamente dal Salone del libro di Torino. La domenica si concluderà con “Bocconi di musical”, l’esibizione di arti marziali e il concerto aperitivo, in palestra, dove si svolgeranno tutti gli eventi in caso di maltempo.

«Con questa nuova formula – commenta la presidente della biblioteca Anna Forin Motta – tutti potranno passare e approfittare di qualche evento, per vivere un po’ della nostra biblioteca attraverso la festa. Tutte le iniziative sono come sempre a ingresso libero, per offrire a tutti la possibilità di partecipare e, in questo mese dedicato alla biblioteca, desideriamo estendere a più persone possibili, ragazzi e adulti, sirmionesi e non, l’invito a far parte del mondo vivo e appassionante della lettura, fonte di sapere nonché un’ottima guida per la riscoperta dei nostri talenti».

Alla VI Festa del lettore partecipano: Scuola primaria “Bianchi Porro”, Scuola civica di musica, Scuola Whushin di arti marziali, Accademia del Musical Showbiz, U. S. Rovizza e Associazione Gioco Scacchi Sirmione. Il programma completo sarà presto online sul sito: www.sirmionebs.it.

CONTINUA FINO A GIUGNO il cartellone “Di venerdì”, che ripropone la consuetudine di ritrovarsi una sera a settimana in biblioteca per un incontro culturale a ingresso libero. Alle 20.45, questo venerdì 6 maggio, la proposto è musicale, dal Barocco al Romanticismo, con la presentazione ed esecuzione di brani eseguiti da Vittorio Pierno al pianoforte e Claudia Bonanno al violino, entrambi ex allievi della Scuola civica di Sirmione. Venerdì 13 maggio, nell’ambito della Festa del lettore, si terrà una serata sull’arte preistorica dal titolo “L’Homo Sapiens alla conquista del mondo: arte e società” con il prof. Giuseppe Bongiorno, docente di arte, studioso di arte preistorica.

Il 30 maggio, serata con l’autore Guglielmo Bonanno di San Lorenzo, il quale presenterà “Piccolo grande Re. Vittorio Emanuele III, un’altra storia”.

Il 3 giugno ancora arte preistorica con Giuseppe Bongiorno, docente di arte e studioso di arte preistorica, che racconterà del “Mito: l’arte e l’animale sacro” (l’ultimo dei quattro incontri presentati in biblioteca dal prof. Bongiorno sull’arte preistorica).

Una sorpresa, infine, è in serbo per mercoledì 1 giugno, alle 21 presso il Palazzo dei congressi (PalaCreberg): il celebre storico dell’arte, docente, scrittore, autore e volto noto della tv, Philippe Daverio, presenterà il suo libro “Il gioco della pittura – Storie, intrecci, invenzioni” (Rizzoli, 2015). Un altro nome importante che premia Sirmione, dopo la serata di questa primavera con Erri De Luca e l’incontro con Vittorio Sgarbi lo scorso ottobre. L’evento è organizzato da Comune e Biblioteca, in collaborazione con il Consorzio albergatori e ristoratori, con il contributo del Consorzio di tutela del Grana Padano e la partecipazione di Nexoluce e Paolo arredamenti.

Chi era Mario Ferrari?

Nato il 4 marzo del 1913 a Reggio Emilia da mamma maestra e papà ragioniere, Mario Ferrari si diplomò presso il “vecchio” istituto Secchi di Reggio come ragioniere e a Bologna conseguì la laurea. Lavorò come giornalista ma, a un certo punto, decise di partire volontario per la guerra, prima a Pola e dopo in Africa come Alpino di artiglieria di montagna.

Alla fine della guerra fu attratto dalla missione intrapresa da don Carlo Gnocchi nell’assistere e accogliere i bimbi degli alpini caduti e le giovani vittime di incidenti bellici.

Divenne istitutore e insegnante negli istituti di Parma e Bordighera. Quella sua opera, praticamente gratuita, continuò per alcuni anni lasciando un perenne ricordo nel cuore dei mutilatini.

Nel 1956 un amico alpino, conosciuto in guerra, lo invitò a visitare la penisola di Sirmione. Fu amore a prima vista. Si innamorò del paese e della bella “Maria”, che vide passare davanti al negozio dell’amico in piazza Porto Valentino. Come tutte le donne di Sirmione, infatti, si recava a lì per fare il bucato al lago. I due si sposarono e “il Ferrari” diventò ufficialmente sirmionese.

Aprì un negozio di “artigianato italiano” e senza fatica fece conoscenza con i “sirmionesi”, con i quali iniziò un dialogo intenso. Fondò con alcuni sirmionesi “il comitato dei padri” per la delizia dei bambini, con feste, e giochi. Nascerà anche grazie a loro “Sirmione fiorita”, deve i balconi si trasformarono in preziosi scorsi da ammirare.

Con questi amici sirmionesi pensò anche alla possibilità di creare una biblioteca, agli inizi degli anni ’60. L’apertura ufficiale arrivò nel 1967. Aiutò i giovani nella stesura del “Dialogo”, giornale che dava voce ai ragazzi, che “dialogavano” con i “grandi” del paese. Da lui, il “dottore”, dal “barbetta”, come lo chiamavano con simpatia, si recavano in molti e il suo negozio fu un punto di incontro per molti, sirmionesi e non. Mario Ferrari concluse il suo viaggio terreno il 30 ottobre 1981.

Nella biblioteca di Sirmione (foto Gavioli).
Nella biblioteca di Sirmione (foto Gavioli).

Biblioteca: tutti i dati

La biblioteca civica di Sirmione ha una tradizione d’eccellenza che continua da almeno vent’anni, apprezzata per i servizi primari, come i prestiti e le attività di promozione alla lettura, ma anche per la varietà delle iniziative che in essa trovano sede, soprattutto da ottobre a maggio. Un polo d’attrazione per cittadini sirmionesi e non residenti con un ruolo socio-culturale confermato anche dai numeri del 2015, diffusi dal Sistema bibliotecario Brescia Est.

Il comune peninsulare di oltre 8.100 abitanti e con 3975 famiglie, conta 1323 utenti attivi e ben 34.711 prestiti in un anno, divisi tra 24.972 prestiti di libri e 9.739 di materiali audiovisivi e multimediali. A cui si aggiungono i 1.560 quotidiani letti in sede, le 1.241 riviste consultate in sede o prestate, i 2.431 utenti che hanno utilizzato le postazioni computer o la rete wifi della biblioteca e una media di 35 persone presenti ai corsi e agli eventi culturali.

La vivacità dell’ente si misura proprio nella varietà di proposte che sempre più attirano residenti di Sirmione e di altri comuni, per partecipare ai corsi di lingue e informatica, agli incontri a tema, ai venerdì con l’autore, alle  numerose attività di promozione alla lettura per adulti, bambini e ragazzi e, non da ultimo, all’annuale festival del lettore.

Ma non è tutto, perché la biblioteca promuove anche la partecipazione a spettacoli teatrali, mostre e visite culturali in altre città. Un’attività intensa, nella struttura di via Alfieri, dove la fidelizzazione della clientela passa oggi anche attraverso i nuovi canali di comunicazione, come il sito www.sirmionebs.it e la pagina Facebook (Biblioteca Comunale di Sirmione) costantemente aggiornati.

Sempre secondo i dati forniti dal Sistema bibliotecario Brescia Est, il risparmio complessivo generato dalla biblioteca di Sirmione è pari a 325.404 euro, con un risparmio per persona residente calcolato di circa 40 euro, per famiglia 81,8 e 246 per utente attivo. Ciò significa che un sirmionese o un utente attivo che utilizza il servizio bibliotecario gode di un certo risparmio economico prendendo a prestito libri, riviste, cd e dvd anziché acquistarli. A fronte di questo risparmio da parte dei cittadini, la spesa complessiva a carico del Comune sirmionese (per materiale librario, connessioni, attività ed eventi, personale, gestione e manutenzione sede, ecc.) è di 207.343 euro; dato che si può analizzare ulteriormente considerando una spesa media per abitante di 25,5 euro, 156,7 per utente attivo e 52 euro per famiglia.

Un investimento non elevato quello sostenuto dal Comune, in un anno, se si pensa ai vantaggi per la comunità e per le famiglie, alla ricchezza dell’offerta, alla risposta positiva degli utenti e al risparmio che essi ne conseguono.

«Fare una riflessione sui numeri della biblioteca è sempre difficile: essi parlano chiaro e sono imprescindibili – chiosa la presidente della Biblioteca comunale di Sirmione, Anna Motta Forin –. Anche la cultura ha i suoi prezzi sui quali si investe un capitale, ma produce, e lo si evince dai numeri stessi. La produzione maggiore e più sensibile, però, è quella del benessere, dell’amore per il sapere e la cultura in generale, della scoperta dei propri talenti attraverso la lettura. Di tutto ciò i numeri non possono parlare. Ne parlano le persone che ogni giorno vengono a leggere, cercano, studiano, riflettono o semplicemente osservano con curiosità e respirano l’accoglienza della nostra struttura».

Le biblioteche continuano a essere un mondo vivo, appassionato e appassionante, grazie sopratutto a chi ci lavora e a chi riconosce che in esse è nascosto un grande patrimonio dal quale poter attingere, quotidianamente.

«La nostra amministrazione non può che riconoscere la centralità di questo luogo di cultura, formazione e socializzazione, una risorsa strategica per la nostra comunità, grazie al personale preparato e accogliente e alla presenza di un comitato di gestione attento nel cogliere le necessità degli utenti e fare proposte diversificate», dichiara l’assessore alla Cultura Mauro Carrozza.

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