Progetto Empatia: mettersi nei panni altrui

ROE’ VOLCIANO – Un progetto del Comune di Roè Volciano per affrontare, in modo nuovo, tematiche gravi, dall’intolleranza alla dipendenza. Per promuovere la “cultura dell’ascolto”.

Mettersi nei panni degli altri” è, letteralmente, il progetto che l’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Roè Volciano ha promosso, con la Consulta per le attività sociali, coordinata dall’assessore Roberta Rizzardi e dal funzionario Catia Pasquali, con la collaborazione di Marcello Zane, storico della contemporaneità, e la partecipazione della psicologa Elena Massardi.

Per capire bisogna conoscere. Entrare nella vita degli altri, conoscerne le biografie, condividerne le esperienze anche quando risultano difficili e lontane dalla nostra quotidianità. Le storie di Beppe, ex alcolista, di Olena la badante, degli ex giocatori compulsivi Giovanni e Adriana, di Carlo il disabile che non si è arreso, e ancora le storie di Mohamed, di Anna, del rifugiato Omar, di Leila, dell’anziano Pietro, di quanti hanno incontrato indifferenza, hanno cercato e cercano la normalità nel dialogo con gli altri.

 “L’idea del progetto, spiega l’assessore ai servizi sociali Roberta Rizzardi, è nata all’interno della Consulta per le politiche sociali dove è emersa la volontà di affrontare tematiche gravi quali: la violenza, l’intolleranza, il pregiudizio, le patologie da dipendenza. Si è voluto per una volta affrontarle partendo da una delle cause principali che ne sono all’origine: l’incapacità a comunicare in modo empatico. Se l’individuo, infatti, non supera questa difficoltà, le conseguenze sfociano in queste problematiche sociali .

Il progetto, i cui esiti saranno illustrati in alcuni incontri e con concrete esperienze di ascolto, intende quindi promuovere la “cultura dell’ascolto”, evidenziandone il valore nella comunità e nella vita personale; comprendere i sentimenti e saper assumere il punto di vista degli altri; avvicinare la diversità come possibilità di arricchimento per sé e per la comunità cercando di favorire un cammino di maturità che passa necessariamente attraverso la scoperta dell’altro.

“Le storie raccoltericorda Roberta Rizzardi – sono state riprodotte su supporti audio con l’aiuto di voci narranti prestate da Francesca Garioni e Carlo Pardi. I protagonisti hanno inoltre messo a disposizione alcuni accessori e capi di abbigliamento di loro proprietà. Nella giornata di Domenica il pubblico potrà indossare i panni di queste persone e ascoltare le loro testimonianze. Ci piacerebbe poter raccogliere le impressioni, le emozioni che l’ascolto ha suscitato nel pubblico. A tal fine abbiamo predisposto un breve questionario che verrà messo a disposizione dei visitatori. Il pubblico sarà quindi parte essenziale dell’iniziativa”

Sabato 11 giugno, a partire dalle ore 18, presso il Municipio, il progetto verrà presentato alla cittadinanza. La psicologa Elena Massardi illustrerà i vari aspetti e riflessi dell’empatia e lo storico Marcello Zane, la capacità di accoglienza che ha dimostrato la comunità locale nel corso della storia.

La “mostra” aprirà i battenti domenica 12 giugno, dalle ore 10.00 alle ore 17.30. “Indossata la storia”, ognuno potrà liberamente ascoltarla stando comodamente seduto o facendo una breve passeggiata nel bel territorio di Roè Volciano.  Alle ore 18.00 sono previsti gli interventi di alcune associazioni di volontariato che testimonieranno come prestare aiuto a persone in difficoltà, non può prescindere dall’ascolto empatico delle loro esperienze.

Interverranno le sezioni di Brescia di Auser, Centro Antiviolenza Casa delle Donne di Brescia, Ailar (Associazione Italiana Laringectomizzati).

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