Stop ai lavori della scuola. Verifiche sulla certificazione sismica

GARGNANO – Esposto delle minoranze sui lavori di ampliamento della scuola media per far spazio alle elementari: “Si verifichi se sia stata rilasciata apposita autorizzazione sismica”. Il sindaco: “Sono tranquillo”.

I consiglieri di minoranza Bruno Bignotti, Nicola Zanini (Idee in Comune), Daniele Larcher (Insieme per Gargnano) e Marcello Festa (Lega Nord) hanno presentato un esposto al Corpo Forestale e alla Polizia Locale, chiedendo la «verifica del rispetto delle prescrizioni normative inerenti le opere in cemento armato relative ad edifici di pubblica utilità».

Al centro delle attenzioni della minoranza i lavori di ampliamento (un intervento da 500mila euro) dell’ex istituto d’arte, oggi scuola media (foto sopra), avviati per ospitare le elementari, oggi situate all’imbocco della strada per Navazzo.

«Diverse segnalazioni – scrivono Bignotti, Zanini, Larcher e Festa – fanno presupporre che i lavori di ampliamento dell’edificio denominato “Ex scuola d’arte”, oggi scuola media e sede della direzione dell’Istituto Comprensivo di Gargnano, siano in corso di realizzazione senza che sia mai stata depositata relativa pratica cementi armati e soprattutto senza che sia stata rilasciata apposita autorizzazione sismica». I consiglieri chiedono dunque di verificare eventuali irregolarità. Che, se fossero confermate, aprirebbero scenari di natura penale.

Nel permesso di costruire n. 43/15 per l’esecuzione dell’intervento di ampliamento e razionalizzazione dell’edificio scolastico in via Repubblica n. 17 (ex Istituto d’Arte) rilasciato dall’Amministrazione – fanno notare le minoranze – si legge che tale permesso è rilasciato sotto l’osservanza delle prescrizione dei legge, tra le quali questa: “Devono essere osservate le norme, disposizioni e prescrizioni costruttive di cui al Capo I, II e capo IV della PARTE II del D.P.R. n. 380/2001, come modificato dal D.Lgs. n. 301/2002 e successive integrazioni, in merito alle opere in conglomerato cementizio normale e precompresso ed a strutture metalliche (ex Legge 1086/1971) nonché le prescrizioni sismiche (ex Legge 64/1974); prima della realizzazione delle stesse ai sensi dell’art. 3, co. 83, lett. a) della L.R. n. 1/2000 dovrà essere depositata in Comune denuncia delle opere in cemento armato (in triplice copia)”.

Dal canto suo il sindaco Giandonato Albini si dice tranquillo: «È vero – ammette – attualmente non abbiamo la certificazione antisismica, ma ciò è dovuto ad un repentino cambio di normativa. Se precedentemente alla nuova norma si potevano iniziare i lavori prima di ottenere la certificazione, ora vale il contrario: i lavori possono partire solo dopo averla ottenuta. Noi ci siamo trovati in mezzo al guado, con il cantiere avviato mentre cambiava la legge». Detto questo, il sindaco si dice «tranquillo dal punto di vista personale, perché l’immobile ha tutti i crismi di sicurezza richiesti, come conferma la documentazione depositata in Regione».

Intanto, quale provvedimento di autotutela in attesa delle verifiche da parte della Forestale ed eventualmente della magistratura, la direzione lavori ha sospeso i lavori del cantiere.

Ma non è l’unica grana di questa operazione. Fanno notare le minoranze che spostare le elementari dall’attuale plesso (dove si vorrebbe trasferire il municipio) non sarebbe possibile: i finanziamenti per oltre mezzo milione recentemente ottenuti per la sistemazione dell’edificio sono stati erogati col vincolo ventennale all’uso scolastico dell’immobile per il quale sono stati spesi.

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