Forum del Garda: la tutela dell’acqua priorità assoluta
GARDONE RIVIERA – Ieri al Grand Hotel Gardone il Forum del Garda promosso dai Rotary. Al centro del dibattito il turismo e la tutela delle acque, temi strategici per lo sviluppo futuro del Garda.
Il lago di Garda possiede tutte le caratteristiche e le eccellenze che lo inseriscono a pieno titolo tra i più importanti sistemi turistici europei. Ma affinché questa posizione possa essere mantenuta anche in futuro è necessario lavorare uniti per tutelare l’ambiente e soprattutto ciò che gli dà vita, l’acqua.
Per riflettere e approfondire queste tematiche i Rotary Club Gardesani – Salò e Desenzano del Garda, Riva del Garda, Peschiera e del Garda Veronese – hanno organizzato presso il Grand Hotel di Gardone Riviera il Forum del Garda «La tutela della risorsa idrica e lo sviluppo turistico per un lago di Garda ‘Unico’» che ha visto la partecipazione dell’On. Mariastella Gelmini, Presidente della Comunità del Garda, di Giovanni Peretti, Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo Garda Ambiente e di Franco Cerini, Presidente del Consorzio di Promozione Turistica Garda Unico.
A portare i saluti è il presidente del RC Salò e Desenzano del Garda Giorgio Pesce che rivendica la volontà dei Rotariani di voler incidere nella società civile, dando il proprio contributo per lasciare un mondo migliore alle future generazioni e sottolinea le finalità del Forum che intende promuovere una coscienza comune di un territorio con una sua specifica percepita unità.
“Con la parola ‘Unico’ – spiega il giornalista Massimo Tedeschi, chiamato a moderare gli interventi – si vuole sottolineare che il nostro lago è irripetibile e che, pur facendo riferimento ad istituzioni territoriali diverse, rappresenta una regione omogenea per storia, tradizioni, cultura ed economia e quindi va letto in modo unitario”.
L’acqua del Garda costituisce il 40% delle risorse idriche disponibili in Italia. “Abbiamo capito – afferma l’on. Gelmini – che non è più tempo di campanilismi, che parlando di unicità del Garda possiamo coniugare le legittime aspettative di crescita con le altrettanto legittime aspettative di tutela. Tutto parte dall’acqua, un patrimonio di inestimabile valore, un patrimonio nazionale riconosciuto anche dal Ministero dell’Ambiente che ha messo in campo 100 milioni per mettere mano all’intervento che non è più rimandabile, quello sul nuovo collettore. Per voltare pagina è necessaria una governance che consenta di ragionare, trovando regole omogenee, su di un piano di area vasta”.
Primo passo essere riusciti a mettere intorno ad un tavolo entità politiche e territoriali diverse, appartenenti a 3 Regioni e a 4 Province. “Il Garda è pulito – sostiene Giovanni Peretti – grazie alla lungimiranza di chi 30 anni fa ha pensato a mettere in sicurezza le sue acque. Ma oggi dobbiamo pensare all’obiettivo principale: il nuovo collettore. Il Garda è una fortuna per l’Italia. Viviamo in un angolo di paradiso che abbiamo il dovere di salvaguardare”.
L’acqua è il ‘grande motore’ del turismo. “Con 23 milioni di presenze – precisa Cerini – il Garda rappresenta oltre il 6% del movimento turistico italiano. Abbiamo 1.200 alberghi e ci sono 5.000 attività di servizio legate alla filiera. Entro il 2025 la maggior parte della forza lavorativa sarà impiegata nel turismo. Il futuro è dunque nel turismo a patto di soddisfare e di salvaguardare i diversi ‘turismi’. Ciò è possibile promuovendo la bontà del territorio e mantenendo le promesse”.
Attenzione per l’ambiente e salvaguardia dell’acqua che è fonte di vita. “Sono da sempre – conclude Angelo Pari governatore del Distretto 2050 del Rotary – tra le priorità della nostra associazione, sia a livello internazionale che locale. Ognuno deve curare il proprio spazio, deve fare la propria parte. Aumenterà in questo modo la coscienza dell’uomo nei confronti del pianeta in cui vive e riuscirà a salvare la propria vita”. Il Forum si conclude lasciando che il vero protagonista, il lago, evochi la sua immagine armoniosa, problematica, ma anche promettente.
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