Collettore sublacuale, check up con sommozzatori e robot subacquei

LAGO DI GARDA – Check up per il collettore sub lacuale Maderno-Torri. Le tubature sono prossime al “fine vita”. Ma dei fondi per il nuovo sistema di depurazione non si ha più notizia.

Garda Uno (www.gardauno.it) sta monitorando in questi giorni lo stato di salute della tubatura sommersa che trasporta sulla sponda veronese i reflui fognari dell’Alto Garda bresciano destinati al depuratore di Peschiera.

«Un normale controllo periodico – spiega l’ing. Mario Giacomelli, direttore tecnico di Garda Uno Spa – per verificare lo stato delle tubazioni, posate nel lontano 1984, anche perché ci avviciniamo alla conclusione della loro “vita utile” stimata, in sede di progetto, in un periodo di 40 anni. In considerazione di questo sarà necessario, in futuro, intensificare la periodicità dei controlli, per essere certi della tenuta della condotta».

In molti considerano quei due tubi del diametro di 40 centimetri che attraversano il lago un pericolo per l’intero ecosistema del lago di Garda, una sorta di “bomba ad orologeria” che potrebbe, in caso di rottura, compromettere irrimediabilmente la salute delle acque gardesane, che da sole rappresentano il 40% del patrimonio nazionale d’acqua dolce.

Eppure il progetto del nuovo sistema di depurazione – opera da 220 milioni di euro che prevede l’eliminazione del collettore sublacuale e la creazione di un nuovo collettore da Tignale al basso lago per confluire i reflui della riviera lombarda in un nuovo depuratore da realizzare nel Bresciano – è fermo al palo.

Dopo gli sbandierati annunci di finanziamenti statali, sull’operazione è calato un preoccupante silenzio.

Nell’attesa che qualcosa si muova, Garda Uno monitora la salute del vecchio collettore. «Operazioni di controllo – spiega l’ing. Giacomelli – che conduciamo periodicamente, con l’aiuto di sommozzatori e robot subacquei». L’indagine è ancora in corso ed è presto per fare una diagnosi sullo stato di conservazione delle tubature. «Al termine delle operazione – conclude il tecnico di Garda Uno – daremo conto della situazione».

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