L’Ercole Benacense, l’eroe dell’umanista Voltolina

TOSCOLANO MADERNO – Conoscete l’Ercole benacense, l’eroe che l’umanista del ‘500 Voltolina trasporta dalla Grecia al Garda? Ce ne parla il prof. Riccardo Sessa giovedì a Toscolano.

Facciamoci coinvolgere dalle gesta dell’Ercole benacense, opera di Giuseppe Milio Voltolina (1536-1580 circa), fondatore dell’Accademia degli Unanimi (1564) da cui origina l’Ateneo di Salò, la più antica istituzione culturale gardesana.

Fra le altre opere del Voltolina va ricordato l’Ercole benacense. L’eroe, ammazzato il centauro Caco, passa per il Benaco e si ferma a riposare. Voltolina immagina il Garda come una Grecia: Manerba è Minerva, la ninfa Clisi si suicida per salvare il suo onore, la Valtenesi è la Valle Ateniese, i monti gardesani sono il Peloponneso.

Nemmeno sul lago Ercole è tranquillo: mette in fuga i satiri, uccide un gigante e l’Idra (il lago d’Idro), distrugge la pirateria di Campione, s’innamora follemente della ninfa Madorina, una bionda che raccoglie fiori sulle sponde del lago, e lei lo ama, abbandonato il pudore. Tutto si legge come un costante, commovente appello a Isabella.

Di tutto questo ci parlerà il prof. Riccardo Sessa, che ha tradotto le opere latine di Giuseppe Milio Voltolina), giovedì 14 settembre alle 20.30 presso la Fondazione G.B. Bianchi -(ingresso da Via Sacerdoti) a Toscolano Maderno.

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