Depurazione del Garda, M5S: basta promesse e propaganda

LAGO DI GARDA – Il Movimento 5 Stelle dubita dello stanziamento di 100 milioni: “ Promessa che si somma ai fantamilioni per l’ambiente bresciano mai arrivati a destinazione”.

Ecco la nota diffusa dai portavoce bresciani del Movimento 5 Stelle dopo la visita gardesana del ministro dell’Ambiente Galletti (leggi qui la notizia).

“Promessi i soliti 100 milioni per il Garda. Promessa che si somma ai fantamilioni per l’ambiente bresciano mai arrivati a destinazione. Il solito impegno non scritto, buono solo per il consenso elettorale. La depurazione delle acque del Garda è una priorità. È necessario un intervento concreto ed efficiente”. Queste le parole del deputato Ferdinando Alberti del M5S.

“La proposta di ATS che prevede gli scarichi di piena direttamente a lago è obsoleta e inaccettabile! Così come non è sostenibile la realizzazione di un tratto di collettamento a Visano: produrrà il solito sperpero di denaro pubblico oltre ad un inutile prolungamento dei tempi.

Per migliorare la qualità delle acque del lago servono interventi immediati per la dismissione delle condotte sublacuali, la manutenzione e l’adeguamento delle condotte esistenti, con nuove condotte ridotte al minimo al fine di ridurre i tempi di realizzazione e l’impatto sulla viabilità gardesana.

I parlamentari del M5S hanno già formalizzato un’interrogazione alla camera dei Deputati in cui sono evidenziate le diverse criticità del lago. E’ necessario individuare la soluzione che utilizzi tecnologie mature e che garantisca elevati standard qualitativi prendendo ad esempio dalle migliori realtà europee anche in relazione al minor sversamento e al recupero del fosforo.

Ad esempio è possibile realizzare depuratori di prossimità a basso impatto a servizio delle utenze del lago di Garda; la separazione, nelle reti comunali, delle acque bianche da quelle nere; la rinaturalizzazione delle sponde; la verifica del corretto trattamento dei reflui sulle abitazioni non allacciate alla rete fognaria e l’implementazione delle attività di controllo degli scarichi industriali abusivi e quelli accidentali, che per loro natura impattano maggiormente sulla qualità dell’acqua del lago.”

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