Acque agitate in Tavina, annunciate due ore di sciopero
SALÒ – Acque agitate nella assemblea tenutasi venerdì venerdì. I lavoratori della Tavina hanno annunciato due ore di sciopero. Lamentano disorganizzazione dei turni e diversi problemi di sicurezza nella nuova sede.
Ecco il comunicato diffuso dai rappresentanti sindacali Alberto Semeraro (Flai Cgil) e Massimo Ballini (Fai Cisl):
“Durante una discussa assemblea sindacale le organizzazioni provinciali FAI CISL e FLAI CGIL hanno deliberato lo stato di agitazione sindacale nella azienda TAVINA S.p.a.
I Lavoratori lamentano una forte disorganizzazione dei turni di produzione e vari problemi di sicurezza nella nuova sede della TAVINA S.p.a.
L’assemblea si è conclusa con la richiesta di un’inversione di rotta nell’organizzazione del lavoro da parte dell’azienda. Se tali problemi perdureranno la produzione si fermerà le ultime 2 ore di ogni turno di venerdì 26 gennaio”.
Ricordiamo che Tavina Spa ha inaugurato lo scorso novembre il nuovo stabilimento realizzato a Cunettone (leggi qui la notizia). La nuova fabbrica, che ha portato alla graduale dismissione dello stabilimento a lago, dispone di due nuove linee di imbottigliamento pet (plastica) da 31.000 bottiglie/ora supportate da un magazzino automatico verticale con capacità di 11.000 posti pallets e di una linea di imbottigliamento di bottiglie in vetro da 45.000 bottiglie/ora.
L’intervento ha comportato un investimento di 28 milioni. La proprietà, in sede di presentazione ha con orgoglio rivendicato di averlo realizzato applicando tutti i principi dell’industria 4.0, me evidentemente, almeno a detta dei lavoratori, c’è qualcosa da sistemare.
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